- Oggi a Cagliari si sta svolgendo l'evento conclusivo per la presentazione dei risultati del progetto “ISIDE” (Innovazione per la SIcurezza DEl mare) nell'ambito del programma europeo “Interreg Marittimo Italia - Francia” che è dedicato alla gestione del rischio nelle aree portuali e al miglioramento congiunto della sicurezza in mare contro i rischi della navigazione. L'obiettivo viene perseguito attraverso lo sviluppo e l'applicazione di modelli di comunicazione innovativi che utilizzano le tecnologie ICT, in modo tale da incrementare la sicurezza della navigazione commerciale e da diporto.
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- L'attività ha comportato tre anni e mezzo di studi, simulazioni, analisi di risultato e continui confronti a livello partenariale. Il progetto ha coinvolto otto partner: Università degli Studi di Cagliari UNICA-CIREM; SIIT - Sistemi Intelligenti Integrati e Tecnologie Società consortile per azioni (Scpa); ITCG - Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera; Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e del Mare di Sardegna; NAVIGO; Camera di Commercio di Bastia e dell'Alta Corsica; Camera di Commercio del Var. Le risorse economiche utilizzate nell'ambito del progetto sono ammontate a 2,3 milioni di euro, di cui oltre 1,9 milioni di fondi FESR.
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- Il prototipo testato sul campo - con simulazioni di incidenti tra imbarcazioni nei porti di Genova, Cagliari, Livorno, Tolone e Bastia e monitoraggio dei livelli di stress delle persone coinvolte - è in grado di riportare il segnale AIS VHF utilizzato per le comunicazioni in mare direttamente su applicativi installabili negli smartphone e negli smartwatch, rendendo fruibile e sempre disponibile la tecnologica che, in caso di incidente, sarà in grado di sostituirsi al “fattore umano” nella delicata fase di comunicazione con le centrali operative delle Capitanerie di Porto.
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- Due le attività di carattere tecnico previste. La prima è stata dedicata all'analisi del quadro normativo, dei fattori di incidentalità e degli strumenti attualmente disponibili per le comunicazioni mare-terra; contestualmente, attraverso uno studio sul campo e diversi focus group, sono stati coinvolti i principali operatori per la definizione di nuovi protocolli di comunicazione da sottoporre a test in apposito laboratorio.
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- Nel corso della seconda attività è stata progettata un'infrastruttura ICT integrata e comune per le comunicazioni marittime e terrestri, testata sul campo con le simulazioni di incidente nei porti di riferimento dei partner progettuali (Liguria, Sardegna, Toscana, Var e Corsica) e gli stress test sui nuovi modelli di comunicazione natante - centrale operativa. Iniziative, queste ultime, che hanno visto il coinvolgimento degli uomini, dei mezzi navali ed aerei delle Capitanerie di Porto italiane e dei corrispettivi francesi.
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- Una volta superata la fase prototipale, il prodotto potrà essere reso disponibile sul mercato e quindi pienamente utilizzabile in campo marittimo, con evidenti benefici nella riduzione degli incidenti che, come riportato negli approfondimenti dei documenti progettuali di ISIDE, sono determinati, per un 17%, da specifiche problematiche di comunicazione e, da un 80%, da condizioni legate al fattore umano. Aspetti, questi, sui quale la tecnologia interverrebbe riportando a zero l'incidenza.
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