- Tra il porto di Gioia Tauro e l'Interporto di Bologna è stato attivato un fast corridor digitale che è il primo ad interessare un porto del Mezzogiorno e il più lungo finora mai reso operativo. Corre infatti su una linea ferroviaria di mille chilometri e consentirà di trasferire la merce di origine extra-UE in entrata in Italia attraverso il porto di Gioia Tauro direttamente nell'hub intermodale di Bologna dove saranno effettuare le pratiche di sdoganamento. Saranno così evitati eventuali ritardi causati da colli di bottiglia generati dalla congestione delle procedure doganali all'arrivo dei carichi nel porto calabrese
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- L'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ringraziando l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per l'attenzione riservata allo scalo calabrese, ha ricordato che sinora sul territorio nazionale sono attivi 22 fast corridor, 15 ferroviari e sette su strada, che coprono una rete di oltre 5mila chilometri e movimentano circa 20mila container all'anno. Tutti nelle regioni del Nord, coinvolgono i porti di Genova, La Spezia e Ravenna con i terminal interni di Rivalta Scrivia, Melzo, Padova, Rubiera, Marzaglia e Bologna. Ora si aggiunge lo scalo portuale calabrese.
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- Il nuovo gateway ferroviario di Gioia Tauro, che è diventato operativo a fine 2020 ( del 16 dicembre 2020), oggi è collegato agli hub intermodali di Nola, Bari, Bologna e Padova e gestisce, tra arrivi e partenze, nove coppie di treni al giorno. L'ente portuale ha reso noto che nel primo semestre del 2022 sono stati registrati 423 convogli ferroviari, con una stima previsionale di 900 treni a fine anno. Nel 2023 è previsto un ulteriore aumento del traffico intermodale.
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