- Il gruppo ferroviario elvetico SBB CFF FFS ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi pari 5.16 miliardi di franchi svizzeri (5,4 miliardi di euro), con un incremento del +14,3% sulla prima metà dello scorso anno. Risultato operativo e risultato netto sono stati entrambi di segno negativo e pari rispettivamente a -85 milioni e -142 milioni di franchi rispetto a risultati anch'essi di segno negativo per -344 milioni e -389 milioni nei primi sei mesi del 2021.
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- Prospettando un prossimo ulteriore peggioramento della situazione finanziaria a causa del forte aumento dei costi energetici, dell'infrazione e di tassi d'interesse più elevati, il gruppo ha specificato che nei primi sei mesi del 2022 il contesto si è mantenuto difficile in particolare per la divisione merci SBB CFF FFS Cargo. Nella prima metà di quest'anno SBB CFF FFS Cargo Svizzera, la società del gruppo che si occupa del trasporto merci nazionale, ha registrato una perdita di -34 milioni di franchi, mentre la società SBB Cargo International, che è partecipata al 75% dalla SBB CFF FFS e al 25% dall'operatore di trasporto combinato Hupac e opera servizi internazionali, ha totalizzato una perdita di -3,8 milioni di franchi.
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- In termini di attività operativa, il traffico movimentato nel primo semestre di quest'anno dalla SBB CFF FFS Cargo Svizzera è stato pari a 2,58 milioni di tonnellate-chilometri, con una flessione del -2,8%, mentre quello movimentato da SBB Cargo International è ammontato a 6,19 milioni di tonnellate-chilometri, con un calo più accentuato del -4,6%. Relativamente alle difficoltà che caratterizzano il mercato cargo, l'azienda svizzera ha spiegato che il traffico a carri completi continua a non essere gestibile con risorse proprie e che gli incrementi di efficienza messi a segno da SBB CFF FFS Cargo Svizzera sono stati neutralizzati dalla contrazione dei volumi. Inoltre, rispetto all'esercizio precedente non sono più previste indennità per la pandemia. In SBB Cargo International - ha specificato ancora l'azienda - hanno concorso a un risultato negativo anche vari lavori di costruzione e disagi al traffico in Germania, oltre ai maggiori costi dell'energia elettrica.
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