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Global Shippers' Forum, il mercato del trasporto marittimo containerizzato ha cambiato direzione di marcia
Nuova esortazione alle autorità antitrust a porre sotto attenzione il settore, ora che - secondo l'associazione - le compagnie dello shipping potrebbero avvalersi più che mai delle opportunità offerte loro dalle esenzioni per categoria
15 settembre 2022
Nel secondo trimestre di quest'anno il mercato del trasporto marittimo containerizzato ha cambiato tendenza. Una nuova ulteriore conferma di questo cambiamento di direzione è giunta dal Global Shippers' Forum (GSF), l'associazione che rappresenta spedizionieri, caricatori e proprietari delle merci, e tale mutamento è evidenziato nell'ultimo rapporto trimestrale su questo settore elaborato dall'organizzazione assieme alla società di ricerca britannica MDS Transmodal. Il documento sottolinea il calo verificatosi nel secondo trimestre di quest'anno, per la prima volta dal 2020, del ricavo medio per container trasportato, diminuzione che - hanno rilevato GSF e MDS - è conseguenza del lockdown attuato in Cina per contenere la pandemia di Covid-19, della riduzione dell'offerta di prodotti finiti, del crollo della fiducia nei maggiori Paesi consumatori, dell'aumento dei tassi di interesse e del rialzo dei prezzi dell'energia.
«Questa - ha commentato il direttore del Global Shippers' Forum, James Hookham - è la prima volta che il report trimestrale di GSF e MDS mostra un significativo cambiamento della direzione di marcia. Questo è solo un insieme di dati, ma i caricatori ci dicono che l'economia mondiale, il commercio internazionale e il mercato marittimo globale sono entrati in una nuova fase, con diversi fattori all'opera rispetto agli ultimi due anni». Fattori che - è una considerazione di inforMARE - tendono ad elevare i costi del trasporto marittimo assai più che negli ultimi due anni, inducendo le compagnie di navigazione, se non ad innalzare ulteriormente, a mantenere quantomeno inalterato il livello medio dei noli marittimi.
Secondo il Global Shippers' Forum, inoltre, questo mutamento della direzione di marcia potrebbe indurre i vettori marittimi containerizzati ad avvalersi ancora di più delle opportunità offerte loro dalle esenzioni rispetto alle normative sulla concorrenza rispetto a quanto - secondo quanto hanno ripetutamente denunciato le rappresentanze delle categorie degli spedizionieri e dei caricatori, tra cui la stessa GSF - hanno già fatto negli ultimi anni: «questo cambiamento delle dinamiche del mercato - ha rilevato Hookham - potrebbe offrire un contesto per l'uso delle libertà concesse alle compagnie di navigazione nell'ambito dell'immunità antitrust e della legislazione sull'esenzione per categoria per riprogrammare un cambiamento a livello di settore in termini di distribuzione della capacità, di modelli di servizio, di frequenza degli scali e di concentrazione delle quote di mercato. L'esperienza recente - ha aggiunto Hookham sollecitando le autorità antitrust a puntare i riflettori su questo mercato - ha dimostrato che questo non è un mercato rispetto al quale le autorità di regolamentazione possono legiferare e poi scordarsene, confidando che i comportamenti attesi vengano osservati».
Con riferimento ai modelli di servizio, GSF e MDS hanno intanto rilevato una recente riconfigurazione delle linee marittime con un ulteriore aumento nel corso del secondo trimestre di quest'anno del numero di servizi che collegano non più di due regioni mondiali e una contemporanea riduzione di quelli che collegano più di due regioni. In termini pratici - hanno spiegato - ciò significa che lunghe rotazioni multi-porto vengono sostituite da servizi shuttle che richiedono l'effettuazione di trasbordi nei porti hub affinché i container possano raggiungere le loro destinazioni finali.
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