- Nel terzo trimestre di quest'anno le connessioni dei porti italiani alla rete mondiale dei trasporti marittimi containerizzati sono lievemente diminuite. Il Liner Shipping Connectivity Index (LSCI), lo specifico indice che rappresenta questi collegamenti definito dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD), il cui ultimo aggiornamento è stato reso noto oggi dall'organo dell'Onu, mostra per il periodo luglio-settembre del 2022 un dato di 75,73 rispetto a 76,13 nel terzo trimestre del 2021 e di 75,49 nel secondo trimestre del 2022.
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- Nel secondo trimestre di quest'anno il porto italiano con le migliori connessioni alla rete globale di servizi di linea per container, valutazione del collegamento che l'UNCTAD rileva con l'indice Port Liner Shipping Connectivity Index (PLSCI), è risultato nuovamente essere lo scalo calabrese di Gioia Tauro con un indice di 57,82, in crescita del +1,8% sul secondo trimestre del 2021, seguito dal porto di Genova con un indice di 46,98, con una decisa diminuzione del -8,8%. In calo anche l'indice del porto di La Spezia che è risultato di 37,75 (-3,8%). In aumento del +3,1% l'indice del porto di Trieste che si è attestato a 34,49. Flessione per i porti di Livorno e Civitavecchia i cui indici hanno totalizzato rispettivamente 25,78 (-6,9%) e 25,02 (-1,8%). A seguire ancora i porti di Vado Ligure con un indice di 24,08 (+4,8%), di Napoli con 23,51 (-3,6%), di Salerno con 16,15 (+5,4%), di Venezia con 10,46 (-9,4%), di Ravenna con 10,20 (+13,4%) e di Ancona con 9,25 (+4,5%).
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- Relativamente alle variazioni tendenziali dell'indice LSCI registrate delle altre principali nazioni marittime europee, nel terzo trimestre di quest'anno i porti spagnoli hanno sopravanzato quelli olandesi con un indice di 91,03 (+0,4%), mentre l'indice LSCI degli scali portuali dell'Olanda è sceso a 90,64 (-0,3%). A seguire i porti del Belgio con 87,82 (-0,1%), della Germania con 83,57 (-1,1%), quelli dell'Italia con 75,73 (-0,5), della Francia con 74,15 (-2,6%), della Grecia con 59,29 (-2,7%), di Malta con 41,32 (-26,6%), della Slovenia con 35,49 (+2,7%) e della Croazia con 34,00 (+1.3%).
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