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Le tedesche BGL e bdo propongono tre azioni per risolvere la drammatica carenza di autisti di camion e pullman in Germania
Engelhardt: la professione deve tornare ad essere attraente sia per i giovani che per gli anziani, sia per la popolazione locale così come per gli immigrati
27 settembre 2022
La carenza di autisti nel settore del trasporto merci su strada e in quello dei servizi pubblici di autotrasporto è accentuata in Europa e lo è particolarmente in Germania dove mancano oltre 80mila conducenti nel settore dei camion e più di 5mila in quello degli autobus. Un problema che è stato evidenziato dalle associazioni nazionali Güterkraftverkehr Logistik und Entsorgung (BGL), che rappresenta aziende del settore delle logistica e dell'autotrasporto, e Bundesverband Deutscher Omnibusunternehmen (bdo), che rappresenta le compagnie di pullman, che, per risolverlo, hanno chiesto una riforma della formazione professionale dei conducenti.
Le due associazioni tedesche hanno evidenziato che nel settore dell'autotrasporto ogni anno vanno in pensione circa 30-35mila camionisti, ma solo 15-20mila entrano in questo segmento d'attività, con un saldo negativo annuo di circa 15mila lavoratori, mentre nel comparto degli autobus e dei pullman rimangono vacanti oltre 10mila posti di lavoro all'anno.
Per far fronte a questo problema, BGL e bdo hanno proposto tre misure utili a rimuovere ostacoli burocratici ed economici, a partire dall'integrazione della qualifica di conducente professionista nella formazione per gli esami di guida, consentendo l'effettuazione di un percorso di formazione notevolmente ridotto e più economico senza effetti negativi sulla qualità della formazione. Inoltre le due associazioni propongono che venga accettata anche la formazione dei conducenti professionisti da parte di autoscuole qualificate e che gli esami di guida possano svolgersi anche nelle più diffuse lingue straniere, se necessario con l'ausilio di un interprete.
«La situazione di emergenza per la carenza di conducenti - ha sottolineato il portavoce di BGL, Dirk Engelhardt - rappresenta una grave minaccia per le forniture alla popolazione e all'economia. Se vogliamo evitare un crollo dell'offerta come in Inghilterra, abbiamo un urgente bisogno di un ripensamento a tutti i livelli. Ciò, oltre al miglioramento delle condizioni lavorative e della concorrenza, significa soprattutto ridurre gli ostacoli burocratici accumulati nei decenni. Le vecchie abitudini devono scomparire e la professione di conducente deve tornare ad essere attraente sia per i giovani che per gli anziani, sia per la popolazione locale così come per gli immigrati di cui le nostre aziende non possono più fare a meno».
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