Oggi nell'area retroportuale di Vado Ligure è stato inaugurato un nuovo impianto per la movimentazione, stoccaggio e lavorazione del caffè verde della Pacorini Silocaf, struttura che, con 84 celle di diversificata capienza in grado di stoccare diverse qualità di materia prima per circa 27.000 tonnellate, è la più grande al mondo per questa tipologia di merce.
Il silos è il risultato della riprogettazione e riqualificazione di una struttura dismessa dal 2012 e l'impianto è equipaggiato per offrire una pluralità di lavorazioni sul caffè crudo. Inoltre il silos permette di offrire servizi che vanno oltre le attività tipiche della logistica, tra cui controllo della qualità, pulizia, polishing e miscelazione.
«Oggi - ha sottolineato Roberto Pacorini, presidente e amministratore delegato del gruppo Pacorini - inauguriamo il silos dedicato al caffè verde più grande e moderno del mondo, pari solo al suo gemello di New Orleans. Siamo certi che, attraverso questo progetto, Vado Ligure diventerà così il polo di riferimento più importante del Mediterraneo per il traffico del caffè».
«L'operazione realizzata dal gruppo Pacorini - ha rilevato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini - si inserisce e rafforza la strategia di sviluppo avviata da AdSP, Comune e Regione per le aree portuali e retroportuali di Vado Ligure, con sinergie importanti tra le attività terminalistiche, logistiche e intermodali in sostituzione di quelle chimiche, energetiche e industriali. Nel corso del 2023 completeremo il percorso del nuovo Piano regolatore del sistema portuale, rafforzando ulteriormente la valorizzazione degli scali di Vado e Savona e delle aree retroportuali, compresa la Val Bormida, sia in termini di attrazione di nuove attività produttive sia di potenziamento dell'accessibilità e intermodalità ferroviaria, funiviaria e stradale».
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha ricordato che «la logistica è cardine del modello di sviluppo della Liguria, e uno dei punti forti della sua ripartenza dopo i mesi difficili del Covid. Particolarmente significativo - ha osservato - il fatto che questo silos nasca dal recupero di una struttura dismessa anni fa, segno che i porti liguri, e quello di Vado in particolare, siano vivi, vitali e in espansione».