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PORTI
Porto di Livorno, avviata la prima fase della riorganizzazione delle aree della sponda est della Darsena Toscana
Pubblicato il primo Bilancio di Sostenibilità dell'AdSP
Livorno
5 ottobre 2022
L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha annunciato l'avvio della riorganizzazione e ottimizzazione delle aree della sponda est della Darsena Toscana dedicate al traffico multipurpose che, dopo la pubblicazione della prima provvisoria planimetria, è stata definita attraverso diversi mesi di interlocuzioni con i terminalisti. L'ente ha ricordato che il provvedimento, approvato questa estate, è nato con un duplice obiettivo di liberare le aree ricomprese nel Porto Passeggeri (Calata Orlando e Alto Fondale), dando attuazione al provvedimento di aggiudicazione della gara per la selezione del socio di maggioranza della Porto di Livorno 2000, e di mettere ordine sulla Sponda Est della Darsena Toscana, favorendo così un allineamento delle attività portuali alle previsioni del Piano Regolatore Portuale funzionali, in particolare, all'entrata in esercizio della Darsena Europa.
L'AdSP ha spiegato che oggi la riorganizzazione comincia ad essere tradotta in chiave pratica e in atti amministrativi, con un nuovo provvedimento nel quale si comunica l'articolazione in tre fasi del procedimento che porterà alla piena delocalizzazione della Compagnia Impresa Lavoratori Portuali (CILP) dall'Alto Fondale, area da destinarsi successivamente alla Porto di Livorno 2000 ai fini dell'esercizio delle attività connesse all'accoglienza dei passeggeri delle crociere. In coordinamento con l'emanazione di una ordinanza congiunta AdSP - Capitaneria di Porto in materia di gestione degli accosti pubblici, le banchine 15 C e 15 D e le aree retrostanti della Sponda Est della Darsena Toscana verranno affidati alla disponibilità della CILP che in cambio rinuncerà agli accosti 46 e 47 dell'Alto Fondale, area nevralgica dello scalo labronico, presso la quale avevano da non molto trovato spazio i traffici delle navi di classe “Eco” del gruppo Grimaldi. L'ente ha specificato che durante questa prima fase temporale la CILP potrà avviare i lavori di ammodernamento delle aree in radice della Sponda Est, ai fini della loro assegnazione, prevedibilmente per l'anno nuovo, al traffico di Grimaldi.
La seconda fase, da avviare sulla base di un ulteriore provvedimento, prevede la successiva retrocessione della CILP dalle aree in concessione sulla radice dell'Alto Fondale, ovvero degli accosti 45, 44 e 43 che rientreranno nella disponibilità dell'AdSP perché siano successivamente riaffidati alla Porto di Livorno 2000 assieme alle banchine 46 e 47.
L'ultima fase temporale prevede la rinuncia da parte di CILP dei magazzini in possesso dell'Alto Fondale che saranno restituiti all'AdSP una volta completato il raddoppio dei magazzini MK.
Intanto l'AdSP del Mar Tirreno Settentrionale ha pubblicato il suo primo Bilancio di Sostenibilità che è presentato oggi al Comitato di gestione e adottato dall'ente con provvedimento presidenziale. Dal documento emerge tra l'altro l'entità delle ricadute economiche prodotte sul territorio nazionale dai porti di riferimento: la presenza di Livorno, Piombino, dei porti elbani e di quello di Capraia attiva in modo diretto 9.735 occupati e fornisce un valore aggiunto di 887 milioni di euro, con un effetto che per il 75% del totale ricade sul comune della città dei Quattro Mori e per il restante 25% si distribuisce tra poco più di quattro comuni. L'impatto indiretto è di 11.241 occupati e genera un valore aggiunto di 812 milioni di euro, mentre l'impatto indotto fornisce altri 16.675 occupati. Complessivamente, quindi, gli occupati attivati in modo diretto, indiretto e indotto dalla presenza delle attività produttive e di servizio connesse con i porti del Mar Tirreno Settentrionale è di 37.652 occupati, che producono un valore aggiunto di 2,8 miliardi di euro.
Sul piano della sostenibilità ambientale, la Port Authority ha sviluppato un piano articolato, già tracciato dal Documento di Pianificazione Energetico Ambientale (Deasp) e teso a favorire l'efficientamento energetico delle infrastrutture, l'implementazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e lo sviluppo della produzione e utilizzo di idrogeno. Complessivamente, sono stati ammessi al finanziamento dei fondi PNRR da parte del Ministero della Transizione Ecologica 14 progetti per l'abbattimento complessivo di 4.600 tonnellate di CO2 equivalente e la produzione di circa 3 MWp di energia elettrica. Interventi del valore di 33 milioni di euro cui si sommeranno quelli relativi alla elettrificazione delle banchine, cui il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha riservato uno stanziamento di oltre 77 milioni di euro.
In tema di gestione delle risorse energetiche, il report mette in evidenza come nel corso degli anni l'AdSP abbia avviato, perseguito e rafforzato, iniziative tendenti al miglioramento dell'efficienza energetica e di promozione dell'uso di energie rinnovabili in ambito portuale, raggiungendo il 100% degli obiettivi assegnati nel biennio 2020-2021. Dal 2019 ad oggi, il consumo di energia elettrica complessivo dell'ente, comprensivo sia delle sedi che delle aree esterne, è diminuito del 5%.
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