«Il porto di Reggio Calabria dovrà diventare, secondo la programmazione condivisa con l'amministrazione comunale, un porto passeggeri integrato con il lungomare cittadino attraverso gli interventi di realizzazione del Museo del Mediterraneo e la riqualificazione del Rione Candeloro». Così il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega, ha sintetizzato quali sono gli obiettivi del masterplan per la riqualificazione di aree, strutture ed infrastrutture nel porto di Reggio Calabria definito dallo studio di architettura genovese Atelier(s) Alfonso Femia.
Mega ha specificato che lo scopo del progetto è quello di «elaborare una visione d'insieme per lo sviluppo che riuscisse a tenere insieme le funzioni portuali con le esigenze di fruizione diretta di quegli spazi da parte dei cittadini e dei turisti. Le soluzioni proposte - ha spiegato - consentiranno di ridurre al minimo le aree operative con limitazioni di accesso per il rispetto delle norma di security valorizzando gli altri ambiti portuali con funzioni di più diretta vivibilità. La rimozione dei silos del cemento, quasi ultimata, e la demolizione dei vecchi fabbricati esistenti alla radice della Banchina Vecchia di Levante, che sarà programmata quanto prima, sono i primi segnali di un cambiamento che trasformerà il porto in un salotto della città».
Il progetto prevede la realizzazione di un terminal passeggeri nell'area di bacino esterno; la riqualificazione di edifici esistenti riconvertiti a uffici; nell'area del diporto, presso la Banchina Vecchia di Levante, l'implementazione dei pontili e l'integrazione con una nuova pensilina nel bacino interno. Il masterplan complessivo include l'introduzione di un'attività crocieristica aggiuntiva, per integrare, all'interno del porto, una nuova funzione turistica e, di conseguenza, l'inserimento di volumi tecnici, di un impianto cold ironing per consentire alle navi all'ormeggio di spegnere i motori di bordo e di banchine. A servizio del traffico crocieristico è stata progettata la realizzazione di un terminal di 1.100 metri quadrati, di cui 800 all'aperto con annesse aree di parcheggio. È inoltre prevista la realizzazione di un attracco per i mega yatch con pontile parallelo al molo. Si potenzierà anche l'area ormeggi per gli aliscafi con nuovi pontili e una nuova pensilina per i viaggiatori. Parte dei volumi esistenti verranno demoliti per ripulire l'area.
L'AdSP dello Stretto ha stimato i costi degli interventi, che includono la realizzazione di un parco e che comprendono quelli di natura impiantistica e di manutenzione dei fondali, ammonteranno a circa 33 milioni di euro. L'ente ha precisato che queste risorse sono già tutte disponibili e finanziate con 15 milioni di euro del Bilancio dello Stato per l'anno 2021 (emendamento Cannizzarro), con 6,5 milioni con Fondi del PNRR per le aree ZES e con circa 11,5 milioni con fondi del bilancio autonomo della AdSP.
Si prevede l'avvio delle gare di progettazione dei singoli interventi già nei prossimi mesi per poter disporre dei progetti e delle necessarie autorizzazioni entro la fine del 2023. Nel 2024 è previsto l'appalto e l'avvio dei lavori, che si ritiene si concluderanno entro il 2026.