In vista del voto di mercoledì da parte del Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, sull'iniziativa FuelEU Maritime, la proposta di regolamento per promuovere l'uso di carburanti navali sostenibili, l'associazione armatoriale italiana Assarmatori esorta a confermare il regime di esenzione per i collegamenti soggetti a obblighi di servizio pubblico e per quelli con le isole minori e a rigettare quegli emendamenti che, al contrario - ha evidenziato l'associazione - metterebbero a repentaglio, se accolti, un principio costituzionalmente garantito come quello della continuità territoriale.
Specificando che la decisione di mercoledì sarà basata su un accordo già raggiunto all'interno della Commissione parlamentare Trasporti e Turismo che, pur non soddisfacendo interamente l'associazione, rappresenta un importante passo avanti per tutelare i collegamenti insulari, la mobilità locale e l'industria turistica a tutto questo strettamente legata, il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, ha spiegato che, «oltre a prevedere tali importanti esenzioni, che ci auguriamo di rafforzare ed estendere a tutte le isole nel corso delle successive negoziazioni in vista dell'approvazione del testo finale del Regolamento, unitamente alla correzione di alcuni elementi critici che permangono, l'intesa raggiunta in Commissione accoglie anche importanti elementi circa il profilo di responsabilità relativamente alle sanzioni previste dalla stessa proposta. Le compagnie di navigazione, infatti - ha precisato Messina - non sarebbero chiamate a rispondere di violazioni se, opportunamente attrezzate per attingere energia da terra con il cold ironing, questo non fosse possibile per mancanza o malfunzionamento dell'infrastruttura. Analogamente, se non fossero disponibili i fuel alternativi, la responsabilità per il pagamento delle sanzioni ricadrebbe sul fornitore del carburante, con cui l'armatore ha stipulato un contratto, che risultasse inadempiente. Un ragionamento logico e di buon senso, che dovrà essere confermato dal Parlamento, rigettando inoltre quegli emendamenti che metterebbero a rischio la continuità territoriale».
«Come detto - ha concluso il presidente di Assarmatori - nonostante i passi avanti, permangono alcuni elementi critici che dovranno essere affrontati e risolti nei successivi passaggi negoziali. Ma mercoledì si gioca già una partita importante e ci auguriamo che i parlamentari europei, a partire da quelli italiani, sappiano cogliere la portata di queste misure, confermando l'accordo raggiunto in Commissione. Un ringraziamento in tal senso deve essere rivolto ai deputati che hanno lavorato per tutelare questi servizi e la specificità del nostro Paese».