La società Global Ports Holding (GPH) del gruppo turco Global Investment Holdings (GIH) amplia ulteriormente la propria già vasta rete di terminal portuali dedicati ai crocieristi. L'azienda ha infatti sottoscritto un memorandum of understanding con il governo della nazione insulare caraibica di Santa Lucia per gestire il traffico crocieristico nell'isola centroamericana nell'ambito di un contratto di concessione della durata di 30 anni con opzione per la possibile estensione del periodo di ulteriori dieci anni.

Con il MoU le parti si sono impegnate ad osservare un periodo di esclusiva nel corso del quale verrà effettuata la procedura di due diligence e verrà definito l'accordo contrattuale. L'intesa dovrebbe essere finalizzata entro la prima metà del 2023 e prevederà tra l'altro l'impegno da parte di GPH ad un potenziamento delle infrastrutture dell'isola destinate alle crociere, incluso l'ampliamento dell'attuale banchina a Point Seraphine, estensione che consentirà l'attracco di navi della classe “Oasis” del gruppo crocieristico americano Royal Caribbean Cruises.

Tre anni fa il governo di Santa Lucia aveva siglato un memorandum of understanding con i gruppi crocieristici statunitensi Royal Caribbean e Carnival Corporation al fine della costituzione di una joint venture per la gestione delle attività crocieristiche al porto di Castries nell'ambito di un contratto di concessione a lungo termine. Inoltre l'intesa prevedeva la progettazione, il finanziamento, la costruzione e la gestione di un nuovo porto crocieristico a Vieux Fort. Tuttavia il MoU con i due gruppi leader mondiali dell'industria delle crociere non aveva portato alla sottoscrizione di un contratto di concessione.

Ricordando che nel 2019 a Santa Lucia sono approdati 790mila crocieristi, GPH ha specificato che con l'ammodernamento e la costruzione delle nuove infrastrutture per le crociere si prevede nel medio termine di elevare il traffico crocieristico ad oltre un milione di passeggeri all'anno.