Per Pasquale Legora De Feo, vice presidente di FISE Uniport, l'associazione che rappresenta terminalisti e imprese che operano in ambito portuale, quella assunta da Giorgia Meloni di istituire un nuovo Ministero per le Politiche del Mare e per il Sud è «una decisione che testimonia la piena comprensione dell'importanza del sistema logistico e portuale nazionale con il ripristino di un Ministero strategico per il nostro Paese e per il suo rilancio economico».
«La nascita di un Ministero dedicato all'economia del mare - ha affermato Legora De Feo - non può che lasciare ben sperare per lo sviluppo di politiche marittime adeguate al ruolo che l'Italia per sua natura riveste e deve giocare in modo sempre più centrale nel prossimo futuro. Siamo un Paese manifatturiero che necessita di materie prime da lavorare e poi immettere su altri mercati; tutto attraverso il supporto di hub portuali in grado di garantire massima rapidità ed efficacia nel loro trasporto».
«Non comprendiamo - ha proseguito il vice presidente Uniport - le premature polemiche emerse in queste ore verso l'istituzione di questo Ministero. Il rilancio del Meridione, con il suo importante sistema di portualità adriatica e tirrenica e le molte eccellenze portuali nel settore container, autostrade del mare e crociere, oltre al grande hub di Gioia Tauro che sta assumendo un ruolo sempre più fondamentale grazie alla intermodalità, resta una sfida centrale per il nostro Paese. Unire le politiche del mare allo sviluppo del Mezzogiorno valorizza la centralità dell'Italia nell'ambito del Mediterraneo».
Certo, qualche chiarimento lo chiede anche Legora De Feo: «in attesa di capire bene quali saranno le deleghe e le competenze di questo Ministero - ha concluso - la nostra associazione auspica maggiore coordinamento rispetto al passato di tutte le competenze infrastrutturali e offre all'esecutivo piena disponibilità a supportare le politiche marittime del Paese».