Nel quinquennio 2017-2021 i decessi a bordo di navi di bandiera dell'UE coinvolte in incidenti sono stati in media 25 ogni anno. L'Eurostat ha reso noto che nel 2017 i morti sono stati 20 e il numero è aumentato di poco più di un terzo nell'anno successivo quando sono saliti a 32. Il numero più elevato di decessi è stato registrato nel 2019 con 39 morti, numero che nel 2020 è sceso a 15, diminuzione - ha specificato l'istituto statistico dell'Unione Europea - che può essere spiegata dalla riduzione delle attività di trasporto marittimo causate dalla pandemia di Covid-19, per poi aumentare nuovamente nel 2021 con 18 decessi.
Tra i 18 decessi verificatisi lo scorso anno, cinque si sono verificati su navi in navigazione nell'Oceano Atlantico, quattro su navi nel Mar Baltico, tre nel Mare del Nord ed uno ciascuno su navi nel Mediterraneo e nel Canale della Manica. Inoltre sono state 12 le vittime su navi mercantili, tre quelle su pescherecci e due i decessi su navi di servizio, mentre una persona, per la prima volta nell'ultimo quinquennio, è morta a bordo di una imbarcazione impiegata sulle vie d'acqua interne. Dei 18 morti nel 2021, 17 erano membri degli equipaggi delle navi.