Nel terzo trimestre di quest'anno i volumi di trasporto combinato in Europa sono aumentati del +2,64% rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo ha reso noto il presidente dell'International Union for Road-Rail Combined Transport (UIRR), Ralf-Charley Schultze, specificando che la modesta crescita è conseguenza degli ostacoli all'attività determinati dai lavori sulle infrastrutture ferroviarie che hanno causato la cancellazione di un gran numero di treni, fattore negativo che è stato parzialmente controbilanciato da un utilizzo quasi completo della capacità dei treni che sono circolati.

Schultze ha reso noto che la lancetta dell'UIRR Sentiment Index, l'indice definito dall'associazione per riflettere il sentiment delle aziende del settore, per il secondo trimestre consecutivo è scesa di una tacca ad indicare che le aspettative per i prossimi 12 mesi sono “leggermente negative”. In particolare - ha rilevato il presidente della UIRR, l'associazione che rappresenta il settore del trasporto combinato europeo - lo scenario relativo al 2023 è reso incerto dall'aumento esplosivo del prezzo dell'elettricità per trazione ferroviaria, prezzo che dallo scorso febbraio è salito del +300-1000% a seconda dello Stato UE mentre nello stesso periodo il prezzo del diesel per i camion impiegati su tratte a lunga percorrenza è cresciuto del +70%. Inoltre - ha osservato Schultze - lavori imprevisti sulle infrastrutture ferroviarie continuano ad essere una minaccia e le tracce necessarie nel 2023 ai treni merci intermodali non sono ancora state garantite dai gestori dell'infrastruttura.