È morto oggi, all'età di 78 anni, Giuseppe Bono, “storico” timoniere del gruppo navalmeccanico Fincantieri che ha guidato dall'aprile 2002 quando fu nominato amministratore delegato dell'azienda, carica che ha mantenuto sino a pochi mesi fa. In precedenza Bono aveva lavorato nel gruppo Finmeccanica, diventandone amministratore delegato e direttore generale nell'ottobre 2000. Una carriera, quella di Bono al vertice di Fincantieri, caratterizzata dagli alti e bassi del mercato della navalmeccanica a sua volta sotto l'influsso degli eventi che hanno caratterizzato l'economia mondiale, come la crisi finanziaria del 2008-2009 che ha avuto un notevole impatto anche sulla cantieristica e da cui Fincantieri è uscita prima con le ossa rotte, tanto da definire qualche anno dopo un piano industriale che prevedeva oltre 2.500 esuberi, e poi assai più forte di prima diventando leader incontrastata nel segmento delle navi da crociera ma forte anche in quello delle navi militari, attuando una strategia di internazionalizzazione che ha portato l'azienda ad entrare anche nel mercato cinese. Tra i numerosi messaggi di cordoglio, quelli delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Liguria, sedi degli uffici direttivi e di cantieri navali del gruppo. «Bono - ha sottolineato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti - è stata una figura di grande rilevanza per l'industria nautica del nostro Paese, come guida di Fincantieri, e in particolare per la Liguria, che ospita i poli di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano. Non possiamo dimenticare poi il suo ruolo, sempre in quanto guida di Fincantieri, nella costruzione del nuovo Ponte di Genova, dopo la tragedia del Morandi. Regione Liguria è vicino alla famiglia in questo momento di dolore». «Giuseppe Bono - ha evidenziato l'assessore alle Attività produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini - è stato un grande capitano d'industria, un uomo, prima che un manager, retto e di saldi principi. Ho avuto l'onore di incontrarlo e di collaborare con lui, apprezzandone il rigore e la straordinaria visione imprenditoriale. Bono - ha ricordato Bini - ha preso in mano un'azienda in difficoltà e ha saputo rilanciarla, guidando Fincantieri con sapienza per 20 anni e rendendola una eccellenza a livello europeo e mondiale. Ma il suo impegno è andato anche oltre: in qualità di presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia si è impegnato per tutte le imprese regionali. Si è speso instancabilmente per la crescita di tutto il tessuto produttivo e lo sviluppo economico del Friuli Venezia Giulia. Nel corso della sua lunga carriera - ha aggiunto l'assessore - ha ricoperto ruoli di vertice in numerose aziende pubbliche, contribuendo a costruire posti di lavoro e ricchezza non solo per la nostra Regione, ma per l'Italia intera. La sua storia personale e il suo impegno devono essere d'esempio per le future generazione, per la capacità imprenditoriale ma soprattutto per la professionalità, la passione e la tenacia». Pierroberto Folgiero, nuovo amministratore delegato di Fincantieri, ha ricordato Giuseppe Bono quale «figura di riferimento per l'industria nazionale, con una visione coraggiosa e un'attenzione costante alle persone». Mario Mattioli, presidente di Confitarma e della Federazione del Mare, ha espresso il suo cordoglio personale e di tutto il cluster marittimo italiano per l'improvvisa scomparsa di Bono, «un protagonista del nostro mondo - ha affermato Mattioli ricordandolo - che con capacità, competenza e passione ha guidato l'industria cantieristica del nostro Paese con risultati eccellenti di cui tutta l'Italia è fiera. Ci mancheranno le sue brillanti intuizioni e la sua schiettezza sempre condita con grande humor».
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