Mentre si profila, in attesa di un tavolo ministeriale convocato dal nuovo governo, una possibile ripresa dell'attività produttiva nello stabilimento giuliano di Bagnoli della Rosandra della Wärtsilä Italia, Fiom Cgil Genova ha denunciato che se in questi giorni la direzione di Wärtsilä Italia ha presentato i piani industriali relativi alle divisioni Italiana e Corporation relativi allo stabilimento Triestino, neanche una parola è stata spesa sulle sedi di Genova, Napoli e Taranto. «Questo atteggiamento - ha sottolineato il sindacato - è fortemente preoccupante e risulta anche irrispettoso nei confronti di tutte le lavoratrici e i lavoratori del sito. Spesso il silenzio è peggio del non dire».
Fiom Cgil ha ricordato che le organizzazioni sindacali di categoria hanno chiesto un incontro alla direzione aziendale per confrontarsi sul futuro della base di Genova e sugli investimenti che la Corporation approverà per il futuro di Wärtsilä ed ha preannunciato che, in mancanza di risposte certe su un piano industriale che deve confermare la strategicità del sito genovese, la Fiom Cgil organizzerà forme di protesta a tutela della base genovese e dei 126 posti di lavoro.