Così come altre principali società terminaliste mondiali che operano nel segmento dei container, dipendenti come sono dall'andamento del mercato del trasporto marittimo containerizzato di cui costituiscono l'anello di collegamento con la terraferma, anche la tedesca Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) sta registrando un trend dei risultati finanziari ed operativi che ricalca quello delle principali compagnie di navigazione del settore che nel terzo trimestre di quest'anno hanno accusato un ulteriore indebolimento delle performance finanziarie ed un ulteriore deterioramento delle performance operative. HHLA ha chiuso il terzo trimestre del 2022 con un valore dei ricavi pari a 393,2 milioni di euro, che se da un lato rappresenta il nuovo record per questo periodo dell'anno dall'altro segna una ulteriore attenuazione dell'andamento positivo del volume d'affari risultando in crescita del +6,3% sul terzo trimestre dello scorso anno. Le sole attività portuali operate dal gruppo hanno totalizzato ricavi pari a 383,2 milioni di euro (+5,7%). I valori di EBITDA, EBIT e utile dopo le imposte hanno mostrato riduzioni rispetto al terzo trimestre del 2021 essendo stati pari rispettivamente a 101,4 milioni (-11,0%), 58,8 milioni (-17,8%) e 34,9 milioni di euro (-27,6%). In calo nel terzo trimestre di quest'anno anche i volumi sia di carichi containerizzati movimentati dai terminal portuali del gruppo che quelli da e per i mercati per via intermodale, risultati pari rispettivamente a 1,5 milioni di teu (-16,4%) e 416mila teu (-1,4%), cifre assai distanti dai record storici di quasi due milioni di teu e di 500mila teu stabili nel terzo trimestre del 2019 e nel terzo trimestre dell'ormai lontano 2011. Nei primi nove mesi del 2022 il traffico portuale movimentato da HHLA è stato pari a 4,9 milioni di teu, con una flessione del -5,7% sullo stesso periodo dello scorso anno, mentre il traffico intermodale è risultato pari a meno di 1,3 milioni di teu (+1,0%). Nel periodo gennaio-settembre di quest'anno i ricavi sono ammontati a 1,17 miliardi di euro (+8,7%), di cui 1,14 miliardi generati dalle attività portuali (+8,3%). L'EBITDA è stato di 292,7 milioni di euro (+0,9%), l'utile operativo di 160,1 milioni (-1,2%) e l'utile dopo le imposte di 93,9 milioni di euro (-6,8%).
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