Lo scorso anno i porti dell'Unione Europea a 27 hanno movimentato un traffico delle merci pari a 3,46 miliardi di tonnellate, con un aumento del +4,1% sul 2020 quando l'attività degli scali portuali europei era particolarmente colpita dagli effetti della pandemia di Covid-19 e con una diminuzione del -3,5% sul 2019 quando la crisi sanitaria non era ancora iniziata. I dati sul traffico movimentato nel 2021 dai porti dell'UE, diffusi oggi da Eurostat, mostrano che nella gran parte delle nazioni marittime europee, se i volumi di carichi movimentati risultano superiori a quelli del 2020, il livello delle merci è stato inferiore a quello precedente l'emergenza sanitaria. In particolare, tra le prime nazioni europee per volume di trasporto marittimo, lo scorso anno i porti olandesi hanno movimentato 589,7 milioni di tonnellate di merci, con una crescita del +5,8% sul 2020 e un calo del -2,9% sul 2019. A seguire i porti della Turchia con 519,9 milioni di tonnellate movimentate (rispettivamente +6,0% e +8,7%), quelli dell'Italia con 501,6 milioni di tonnellate (+6,8% e -1,3%), i porti della Spagna con 477,0 milioni di tonnellate (+4,7% e -4,0%), gli scali portuali della Germania con 289,1 milioni di tonnellate (+4,9% e -1,8%), quelli del Belgio con 288,8 milioni di tonnellate (+7,5% e +4,0%), i porti della Francia con 277,6 milioni di tonnellate (+1,1% e -8,2%), i porti della Norvegia con 225,8 milioni di tonnellate (+1,3% e +6,9%) e quelli della Grecia con 178,2 milioni di tonnellate (-0,1% e -8,4%). Relativamente al solo traffico dei container, nel 2021 i porti dell'UE a 27 ne hanno movimentato un totale pari a 98,15 milioni di teu, con una progressione del +4,1% sul 2020 e un rialzo del +1,6% sul 2019. Tra i porti delle nazioni europee che lo scorso anno hanno movimentato i maggiori volumi di carichi containerizzati, i porti spagnoli hanno totalizzano 17,66 milioni di teu (+5,9% e +1,5%), i porti tedeschi 14,84 milioni di teu (+5,8% e -1,5%), gli scali portuali olandesi 13,89 milioni di teu (+1,4% e +0,1%), i porti belgi 13,19 milioni di teu (+4,7% e +8,1%), i porti turchi 12,59 milioni di teu (+8,3% e +8,6%), i porti italiani 11,54 milioni di teu (-0,1% e +3,6%), i porti francesi 6,27 milioni di teu (+18,2% e +9,2%) e i porti greci 5,48 milioni di teu (-7,9% e -13,4%). Quanto al traffico dei passeggeri, nel 2021 nei porti dell'UE a 27 il traffico è stato di 267,9 milioni di persone, con un incremento del +16,4% sul 2020 e una diminuzione del -36,0% sul 2019. Lo scorso anno il più consistente volume di traffico è stato movimentato dai porti dell'Italia con 57,92 milioni di passeggeri (+5,0% e -33,1%) seguiti dai porti della Grecia con 52,26 milioni di passeggeri (+27,8% e -29,3%), dai porti della Danimarca con 33,51 milioni di passeggeri (+8,6% e -24,2%), dai porti della Croazia con 27,08 milioni di passeggeri (+44,2% e -20,7%), dagli scali della Germania con 19,50 milioni di passeggeri (+19,1% e -37,9%), da quelli della Spagna con 18,88 milioni di passeggeri (+32,2% e -45,0%), dai porti della Svezia con 16,99 milioni di passeggeri (+21,2% e -44,3%), da quelli della Francia con 11,00 milioni di passeggeri (+5,4% e -55,4%) e da Malta con 9,49 milioni di passeggeri (+19,3% e -30,2%).
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