Giunta oggi come un fulmine a ciel sereno la notizia dell'acquisizione del gruppo spagnolo Noatum da parte della AD Ports di Abu Dhabi
( del
18 norvembre 2022), in Spagna ci si sta iniziando ad interrogare su quali effetti questa operazione avrà sul mercato portuale, marittimo e logistico nazionale, una questione che ha già fatto breccia anche nella comunità portuale di Valencia, porto in cui il gruppo emiratense ha fatto il proprio ingresso dato che Noatum gestisce il principale container terminal dello scalo al Muelle Príncipe Felipe assieme alla COSCO Shippng Ports quale conseguenza dell'acquisizione nel 2017 da parte della società cinese del 51% delle attività terminaliste del gruppo spagnolo
( del
12 giugno 2017).
Porto di Valencia che, intanto, ha archiviato i primi dieci mesi del 2022 con un traffico dei container pari a 4.336.957 teu, con un calo del -7,7% sullo stesso periodo dello scorso anno. L'ente portuale dello scalo spagnolo ha reso noto che la diminuzione più accentuata è stata quella dei contenitori pieni in transito che sono risultati pari a 292.434 teu (-14,0%). Globalmente i container in importazione sono aumenti del +6,2% mentre quelli in esportazione sono calati del -7,1%.
Il dato complessivo del traffico delle merci nei primi dieci mesi di quest'anno è stato di 67,72 milioni di tonnellate (-4,5%). La contrazione del traffico dei container, che ha totalizzato 48,4 milioni di tonnellate, è stata compensata dalla crescita del traffico di rinfuse liquide (4,86 milioni di tonnellate, +61,3%) e solide (1,96 milioni di tonnellate, +14,5) e dei rotabili (491.090 veicoli, +18,3%). Il volume delle merci convenzionali, con 12,5 milioni di tonnellate, è risultato analogo a quello del periodo gennaio-ottobre del 2021.
Nel solo mese di ottobre di quest'anno il traffico complessivo delle merci ha registrato una riduzione del -15,4% sullo stesso mese del 2021. Il traffico dei container è sceso del -17,8%.