Il gruppo armatoriale elvetico Mediterranean Shipping Company (MSC), presente in Italia nel segmento dei container oltre che con i propri servizi marittimi e logistici anche con terminal per contenitori nei porti di Genova e Gioia Tauro, consoliderà la propria rete terminalistica nazionale, che fa capo alla filiale Terminal Investment Limited (TIL), acquisendo il controllo della società Trieste Marine Terminal (TMT) che gestisce il container terminal al Molo VII del porto di Trieste. TIL, infatti, che già possiede il 50% del capitale di TMT, acquisirà una ulteriore quota del 30% lasciando al partner T.O. Delta della famiglia Maneschi il restante 20% della società.
Attualmente Trieste Marine Terminal è titolare di una concessione della durata di 60 anni a decorrere dal primo dicembre 2015, atto di concessione che prevede, come stabilito dall'accordo di fine 2015 che ha comportato l'estensione temporale della concessione, che TMT sia obbligata a realizzare a proprie spese opere di allungamento e ammodernamento del Molo VII. I lavori includono l'estensione della lunghezza della banchina dagli attuali 770 metri, con profondità del fondale di -18 metri, portandola a 870 metri, di cui 810 metri operativi, in modo da consentire al terminal di poter accogliere contemporaneamente due navi portacontenitori madre. Inoltre è previsto che le gru di banchina possano raggiungere la 24ª fila di container sulle navi rispetto al limite attuale delle 21 file. Il valore delle opere, da realizzarsi in fasi, ammonterebbe a 188 milioni di euro.
Attualmente la capacità di traffico annua del terminal è pari a 900mila teu. Nei primi dieci mesi di quest'anno il terminal di TMT ha movimentato un traffico containerizzato pari a 633mila teu, con un incremento del +15,8% sul corrispondente periodo del 2021. La società prevede di archiviare l'intero 2022 con un traffico record pari complessivamente a 730mila teu rispetto a 652mila teu movimentati lo scorso anno.