L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha reso noto che nel terzo trimestre del 2022, per la prima volta in due anni, gli scambi commerciali delle nazioni del G20 sono diminuiti in termini di valore rispetto al trimestre precedente. In particolare, misurate in dollari statunitensi correnti, le esportazioni e le importazioni sono calate rispettivamente del -1,3% e del -1,1%, flessione - ha specificato l'OCSE - avvenuta poiché la domanda globale ha iniziato a rallentare e la maggior parte dei prezzi delle materie prime è scesa dai massimi. Nello specifico, il calo dei prezzi del petrolio ha indebolito le esportazioni di merci in Nord America, con Stati Uniti e Messico che hanno registrato una crescita positiva ma più lenta rispetto ai trimestri precedenti. Nell'Unione Europea le esportazioni e le importazioni di merci si sono contratte rispettivamente del -1,5% e del -0,7%. Nel Regno Unito le esportazioni sono cresciute del +0,8%, mentre le importazioni sono diminuite drasticamente del -9,9%. Il traffico delle merci è rimasto debole in Asia orientale, nonostante l'aumento delle vendite di elettronica e macchinari. Le esportazioni sono diminuite del -0,3% in Giappone e del -1,0% in Corea, ma sono aumentate del +0,7% in Cina. Dopo diversi trimestri di crescita sostenuta, i principali trader di materie prime nel G20 hanno visto un calo delle esportazioni di merci, riflettendo in parte il raffreddamento della domanda e il calo dei prezzi.
«È troppo presto per trarre conclusioni concrete - ha precisato Paul Schreyer, responsabile dell'ufficio statistico dell'OCSE - tuttavia questo ultimo sviluppo gli scambi di merci del G20 merita un ulteriore monitoraggio dato che l'economia globale deve affrontare molteplici venti contrari, tra cui l'inasprimento delle politiche monetarie, il calo dei prezzi delle materie prime e l'indebolimento della domanda».
L'OCSE ha reso noto che nel terzo trimestre del 2022 anche il valore del commercio di servizi del G20, misurato in dollari USA, ha subito un ulteriore rallentamento correnti: si stima che la crescita delle esportazioni si sia appiattita al +0,3% e le importazioni siano cresciute del +1,7%. Ciò si confronta con tassi più elevati registrati nel secondo trimestre del 2022 (rispettivamente +1,3% e +2,3%). L'OCSE ha specificato che al rallentamento ha contribuito il calo dei costi di spedizione che in molte economie del G20 ha pesato sul valore dei servizi di trasporto.