Uniport ha evidenziato la necessità di introdurre misure urgenti per neutralizzare gli effetti della crisi energetica sui porti. Oggi, in un incontro con Salvatore Deidda, presidente della Commissione Trasporti della Camera, Pasquale Legora De Feo e Fabrizio Zerbini, vice presidenti di Uniport, l'associazione che rappresenta le imprese che operano in ambito portuale, hanno evidenziato come l'operatività portuale presenti caratteristiche marcatamente energivore che rendono essenziali interventi specifici, in aggiunta alle misure di carattere generale fin qui adottate, finalizzati ad alleggerire terminal e operatori da sovraccosti energetici imprevedibili, difficilmente ribaltabili sulla merce o sui caricatori
Non meno urgente - ha sottolineato la delegazione di Uniport - è prevedere per il triennio 2023-2025 almeno una sterilizzazione dell'indicizzazione annuale dei canoni di concessione demaniali: sarebbe infatti improponibile - hanno spiegato Legora De Feo e Zerbini - anche solo immaginare, dopo un incremento per l'anno 2022 di più dell'8%, successivi aumenti in linea con il tasso di inflazione in continuo rialzo.
Inoltre i rappresentanti dell'associazione hanno evidenziato come oggi si renda necessario il superamento e la risoluzione di duplicazioni, non solo apparenti, di compiti che, a seconda delle materie, possono riguardare diversi enti, quali Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Autorità di Regolazione dei trasporti, Autorità di Sistema Portuale, Autorità Marittima e ASL.