Domani a Vienna, al Palazzo d'Inverno del Principe Eugenio, si terrà la cerimonia di firma degli accordi per l'attivazione del primo e unico corridoio doganale internazionale europeo che collegherà il porto di Trieste con l'interporto LCA Logistik Center Austria Süd di Fürnitz, in Carinzia. Il corridoio diventerà operativo a gennaio e i container in arrivo a Trieste potranno essere caricati direttamente dalla nave sul treno e prendere la strada del Nord e Centro Europa senza controlli doganali, che verranno effettuati successivamente all'arrivo in Austria. Resteranno in capo al porto di Trieste i controlli di sicurezza e quelli obbligatori, tra cui i controlli sanitari.
«Per noi - ha sottolineato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino - è un passaggio importante. Con il primo corridoio doganale internazionale europeo tra due Stati, velocizziamo le procedure sia in import che in export verso un nodo importante, dal punto di vista ferroviario, per Trieste ma anche per l'Austria, e per tutto il Centro ed Est Europa. Questo permetterà una notevole riduzione dei passaggi amministrativi e burocratici, diminuendo sia le tempistiche di movimentazione dei container sia i costi relativi al passaggio delle merci, in entrata e in uscita dal nostro scalo, verso i mercati mondiali o dai mercati mondiali verso queste aree. Con l'effetto di migliorare la nostra competitività internazionale».
Alla cerimonia di domani parteciperanno, oltre ad Andreas Matthä, amministratore delegato del gruppo ferroviario ÖBB che nei giorni scorsi ha sottolineato l'interesse dell'azienda austriaca per l'utilizzo del porto di Trieste come accesso marittimo ai mercati europei ( del 21 novembre 2022), e al presidente dell'AdSP dell'Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino, i rappresentanti dell'Agenzia delle Dogane italiane e austriache, il governatore della Carinzia Peter Kaiser, l'ambasciatore d'Italia in Austria Stefano Beltrame e il ministro delle finanze austriaco Magnus Brunner.
Relativamente alle prospettive offerte dal nuovo corridoio doganale internazionale, il presidente dell'Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste (ASPT ASTRA), Stefano Visintin, ha espresso fiducia circa il fatto che «la clientela austriaca utilizzi questa opportunità e - ha precisato - consideri il nostro porto con sempre maggior attenzione. Se nell'immediato la nostra categoria potrebbe dover effettuare meno operazioni doganali a basso valore aggiunto - ha osservato Visintin - siamo fiduciosi che in breve tempo il volume complessivo delle spedizioni di merci austriache in transito a Trieste aumenti, con beneficio per tutto il sistema. Confidiamo nel contempo che le modifiche alla legge italiana sull'IVA da noi caldeggiate vengano attuate dal governo, permettendo di importare presso la dogana italiana le merci destinate agli altri paesi europei senza un inutile aggravio per gli importatori comunitari, consentendo tra l'altro al nostro Paese di incassare parte dei dazi su tali merci».