Se per la maggior parte dei porti italiani il 2022 è stato l'anno della completo recupero dei volumi di traffico delle merci perduti a causa della pandemia di Covid-19 che ha avuto un forte impatto sull'attività nel 2020 proseguito anche nell'anno successivo, rimonta dei traffici che in alcuni casi ha portato ad oltrepassare i livelli precedenti la crisi sanitaria nonostante gli effetti sulle operazioni portuali della guerra Russia-Ucraina in atto dallo scorso 24 febbraio, per il porto di Taranto il 2022 è stato invece un anno di ulteriore declino dell'attività, con uno solo (aprile) dei dodici mesi archiviato con un aumento dei carichi movimentati. In particolare, lo scorso anno lo scalo portuale pugliese ha movimentato complessivamente 14,6 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del -16,9% sul 2021 ma con diminuzioni anche sul dato totale del 2020 (-7,6%) e su quello dell'anno pre-pandemia del 2019 (-19,6%). In calo sono risultate sia le merci allo sbarco che sono ammontate a 8,3 milioni di tonnellate (rispettivamente -15,3%, -0,2% e -19,4%) sia quelle all'imbarco attestatesi a 6,3 milioni di tonnellate (-18,9%, 15,9% e -19,8%). Nel 2022 l'unica voce ad aver registrato un rialzo dell'attività è quella dei container ed unicamente perché prima dell'emergenza sanitaria questo settore era fermo dal 2014 a seguito dell'abbandono dello scalo da parte delle navi del gruppo taiwanese Evergreen che gestiva in proprio il container terminal del porto pugliese attraverso la partecipata Taranto Container Terminal (TCT). Con l'assegnazione della gestione del container terminal alla San Cataldo Container Terminal (SCCT) del gruppo turco Yildirim l'attività è ripartita a metà 2020 ma sinora non è decollata tanto che nell'intero 2022 il traffico containerizzato è stato di sole 284mila tonnellate, con incrementi del +93,4% sul 2021 e +396,4% sul 2020, per una movimentazione di contenitori che è risultata pari a 29.825 teu (+151,9% e +441,1%). In diminuzione, invece, sono risultate le altre merci varie che hanno totalizzato 2,8 milioni di tonnellate (-16,7%, -11,3% e -39,4%) così come le rinfuse solide con 7,9 milioni di tonnellate (-11,5%, -4,2% e -13,4%) e le rinfuse liquide con oltre 3,5 milioni di tonnellate (-16,6%, -17,0% e -18,3%). Negativo anche il consuntivo del solo quarto trimestre del 2022, periodo nel quale il porto di Taranto ha movimentato un totale di meno di 3,5 milioni di tonnellate di merci, con riduzioni del -10,2%, -15,7% e -11,5% sui corrispondenti trimestri del 2021, 2020 e 2019, di cui 2,0 milioni di tonnellate di merci allo sbarco (+9,8%, -3,9% e -11,4%) e 1,5 milioni di tonnellate di merci all'imbarco (-27,4%, -27,3% e -11,6%). Il totale delle merci containerizzate è stato di 13mila tonnellate (-86,8% e -49,1%) e quello delle altre merci varie di 598mila tonnellate (-31,1%, -32,5% e -21,6%). Nel segmento delle rinfuse secche il traffico è stato di 1,8 milioni di tonnellate (-8,8%, -14,4% e -12,1%) e in quello delle rinfuse liquide di meno di 1,1 milioni di tonnellate (+14,5%, -3,8% e -4,4%).
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