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PORTI
Il porto di Ravenna ha chiuso il 2022 con i nuovi record delle merci e delle crociere
Stupefacente l'incremento dei cereali, in particolare le importazioni dall'Ucraina (664mila tonnellate, +195,4%)
Ravenna
8 febbraio 2023
Per il porto di Ravenna il 2022 si è confermato un anno record essendo state movimentate nel periodo un totale mai raggiunto in precedenza di 27,4 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +1,1% sul 2021 originatasi nella prima parte dell'anno, con un primo trimestre che ha registrato un aumento del +15,5% sullo stesso periodo del 2021 a cui è seguita una crescita del +1,9% nel secondo trimestre, mentre nel successivo periodo trimestrale è stata segnata una diminuzione del -3,8% e nell'ultimo trimestre del 2022 il calo è stato del -6,7%.
Lo scorso anno il comparto delle merci varie ha accusato una flessione globale del -3,2% dato che gli aumenti dei traffici di merci containerizzate, risultate pari a 2,4 milioni di tonnellate (+6,2%) con una movimentazione di container pari a 228.435 teu (+7,3%), e di rotabili, attestatisi a 1,8 milioni di tonnellate (+25,7%), non hanno pienamente compensato la riduzione delle altre merci varie, scese del -11,8% a 6,5 milioni di tonnellate.
Nel settore delle rinfuse secche il traffico è stato di 11,7 milioni di tonnellate (+3,7%), incluse 5,5 milioni di tonnellate di minerali e materiali da costruzione (-2,4%), 2,3 milioni di tonnellate di derrate alimentari, mangimi e oleaginosi (-4,5%), 2,0 milioni di tonnellate di cereali (+132,1%), 182mila tonnellate di carboni e ligniti (-30,3%), 70mila tonnellate di prodotti metallurgici (-71,0%), 65mila tonnellate di prodotti chimici (-0,4%) e 1,5 milioni di tonnellate di altre rinfuse solide (-12,9%).
In crescita anche le rinfuse liquide con complessive 4,9 milioni di tonnellate (+5,0%), di cui 116mila tonnellate di petrolio grezzo (-27,2%), 2,0 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi raffinati (-1,5%), 1,0 milioni di tonnellate di prodotti chimici (+29,0%), 465mila tonnellate di prodotti petroliferi gassosi, liquefatti o compressi e gas naturale (+9,0%) e 1,2 milioni di tonnellate di altri carichi liquidi (+3,1%).
Lo scorso anno Ravenna ha registrato una notevole ripresa del traffico crocieristico che ha raggiunto la quota record di 193mila passeggeri movimentati rispetto ad oltre mille nel 2021, di cui ben 155mila come home port e 38mila in transito.
L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico ha evidenziato che nel 2022 è stato raggiunto il nuovo record storico di traffico delle merci «nonostante le pesanti ripercussioni sul traffico marittimo che la guerra in Ucraina ha generato. Occorre infatti considerare - ha ricordato l'ente - che Ravenna è da sempre un porto di riferimento dei Paesi che si affacciano sul Mar Nero e, in modo particolare dell'Ucraina, dalla quale provengono grossi quantitativi di materie prime per l'industria ceramica del Distretto di Sassuolo, di cereali, farine e oli vegetali nonché di prodotti metallurgici. Infatti, nel 2021, il porto di Ravenna ha movimentato 4.276.198 tonnellate complessive da/per i Paesi del Mar Nero (inclusi i porti turchi e russi che si affacciano su questo mare), pari al 15,8% del traffico complessivo, di cui 2.909.011 tonnellate (il 10,7% del traffico complessivo del porto e il 39,6% del traffico Ucraina‐Italia) con l'Ucraina e 774.742 tonnellate (il 2,9% del traffico complessivo del porto) con la Russia».
Quanto al forte incremento del +132,1% segnato lo scorso anno dal traffico dei cereali, l'AdSP ha evidenziato il notevole aumento dell'import di cereali dall'Ucraina, risultato pari a 664mila tonnellate (+195,4%) nonostante la guerra e il crollo lo scorso anno del raccolto di grano. «Infatti, stando ai dati resi noti dall'associazione nazionale di settore - ha precisato l'ente - la produzione si è attestata a 64 milioni di tonnellate, il 40% in meno sui livelli del 2021».
Relativamente all'andamento del traffico nelle prime settimane del 2023, l'ente portuale ha reso noto che le prime stime indicano per gennaio un calo del -1% rispetto al primo mese del 2022.
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