Lo scorso anno il valore delle esportazioni sudcoreane per via marittima ha raggiunto la quota record di 38,3 miliardi di dollari, con un incremento di 600 milioni rispetto all'anno precedente. Lo ha reso noto il Ministero delle Attività marittime e della pesca di Seul spiegando che nel 2022 l'industria marittima nazionale ha raggiunto performance record quanto ad esportazioni a causa di fattori come il boom del trasporto marittimo a livello mondiale provocato dalla pandemia di Covid-19, il supporto attivo del governo all'industria marittima, tradottosi nel sostegno alla compagnia di navigazione containerizzata HMM per l'acquisto di navi portacontenitori di grande capacità, e l'azione proattiva delle stesse compagnie di navigazione nazionali.
Lo scorso anno il valore delle esportazioni coreane per via marittima ha costituito il 29,4% del valore complessivo delle esportazioni nazionali di servizi (138,2 miliardi di dollari), rappresentando così, come nel 2021, la prima voce delle esportazioni di servizi, risultando - a confronto delle esportazioni di materie prime - paragonabile alle esportazioni di acciaio, sesta voce di questo tipo di export.
Il dicastero ha osservato che durante la crisi sanitaria globale la domanda mondiale di beni di consumo è aumentata in modo significativo e il valore dei noli marittimi è cresciuto notevolmente a causa della carenza di capacità di trasporto marittimo. Inoltre - ha chiarito ancora il ministero - data la struttura delle esportazioni della Corea, che importa materie prime ed esporta prodotti trasformati, si ritiene che l'aumento del valore dei noli del trasporto marittimo containerizzato, che trasporta principalmente prodotti finiti o semilavorati, abbia avuto un impatto particolarmente rilevante sull'aumento del valore delle esportazioni nazionali per via marittima. Tuttavia - ha sottolineato il ministero - si stima che sarebbe stato difficile raggiungere le performance record di esportazione dello scorso anno se l'industria coreana dello shipping non avesse avuto una sufficiente competitività nel corso del periodo di boom del trasporto marittimo mondiale. A tal proposito, il dicastero diretto da Cho Seung-hwan ha evidenziato la politica condotta negli ultimi anni dal governo a sostegno dell'industria dello shipping che ha consentito di accrescere la capacità di trasporto marittimo containerizzato della Corea, che era pari a soli 460mila teu nel 2017, più che raddoppiandola, e portandola agli attuali 1,05 milioni di teu.
Riferendosi alla recente entrata dell'economia mondiale in una fase di recessione, il ministro Seung-hwan ha ricordato che dallo scorso novembre il governo ha predisposto un piano di sostegno all'industria dello shipping del valore di tremila miliardi di won (2,4 miliardi di dollari) in modo che le compagnie di navigazione nazionali possano operare in condizioni di continuità anche durante le fasi negative del mercato. A tale riguardo, il ministro ha confermato anche per quest'anno, nel corso del quale è atteso un calo delle esportazioni marittime a causa della riduzione del valore dei noli, il sostegno attivo del governo alle compagnie di navigazione nazionali al fine di preservarne e aumentarne la competitività. «L'industria marittima - ha sottolineato il ministro - è alla base delle esportazioni della Corea, che è circondata dal mare su tre lati, e rappresenta la sesta principale industria quando ad esportazioni. Abbiamo in programma di fare e facciamo del nostro meglio per sostenere le nostre compagnie di navigazione in modo che possano migliorare la loro competitività marittima, così che l'industria dello shipping possa sostenere le esportazioni coreane».