Anche i dati relativi allo scorso mese di gennaio confermano che gli effetti della guerra con l'Ucraina e delle conseguenti sanzioni contro Mosca sul traffico movimentato dai porti russi ricadono essenzialmente sui volumi di merci importate in Russia, in particolare di carichi containerizzati - quindi di prodotti finiti o semilavorati - e di metalli ferrosi, mentre prosegue il trend di crescita dei volumi del traffico all'esportazione e del traffico nazionale in atto da fine estate. Il traffico di transito risulta stabile. L'associazione dei porti commerciali russi ha reso noto che lo scorso mese gli scali portuali nazionali hanno movimentato complessivamente 74,9 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del +7,5% sul gennaio 2022, di cui 59,4 milioni di tonnellate di carichi all'esportazione (+8,9%), 3,3 milioni di tonnellate di carichi all'importazione (-13,7%), 5,7 milioni di tonnellate di merci in transito (0%) e 6,5 milioni di tonnellate di traffico di cabotaggio (+15,9%). Nel solo segmento delle merci secche, a gennaio 2023 sono state movimentate un totale di 34,3 milioni di tonnellate (+10,6%), incluse 15,9 milioni di tonnellate di carbone (+10,7%), 4,0 milioni di tonnellate di carichi containerizzati (-26,1%), 5,1 milioni di tonnellate di cereali (+112,5%), 1,6 milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-33,4%), 2,5 milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali (+34,9%), 1,5 milioni di tonnellate di minerali (+21,2%) e 0,5 milioni di tonnellate di carichi ro-ro (+30,6%). Nel settore delle rinfuse liquide il dato complessivo è stato di 40,6 milioni di tonnellate (+5,0%), di cui 24,0 milioni di tonnellate di petrolio grezzo (+9,9%), 12,8 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (-2,3%), 2,9 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (-11,2%) e 0,5 milioni di tonnellate di prodotti alimentari rispetto a 0,5 milioni di tonnellate a gennaio 2022. Lo scorso mese i porti russi del bacino artico hanno movimentato 22,4 milioni di tonnellate di merci (+0,8%), quelli del bacino baltico 22,4 milioni di tonnellate (+0,8%), gli scali portuali del Mar Nero-Mar d'Azov 25,2 milioni di tonnellate (+22,7%), i porti del Mar Caspio 0,4 milioni di tonnellate (+1,6%) e quelli dell'Estremo Oriente 18,6 milioni di tonnellate (+3,2%).
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