Nell'ambito dell'acquisizione a fine 2022 del controllo della Petrokemija, azienda chimica croata che produce fertilizzanti, il gruppo turco Yildirim ha ottenuto anche quello di Luka Sibenik, la filiale di Petrokemija che gestisce il porto croato di Sibenik nell'ambito di un contratto di concessione che scadrà il primo gennaio 2029. All'inizio di questo mese la gestione dello scalo portuale è stata conferita alla Yilport Holding, la società terminalista del gruppo turco, che dispone ora di una rete di 24 terminal portuali in 12 nazioni, tra cui due nel Mediterraneo, nel porto maltese di Marsaxlokk e in quello italiano di Taranto.
Oltre ai fertilizzanti prodotti dalla Petrokemija, il porto di Sibenik movimenta principalmente prodotti forestali e alluminio. Yilport ha reso nota oggi l'intenzione di trasformare lo scalo croato in un porto polivalente. Il piano prevede in una prima fase l'incremento della produttività e dell'efficienza delle attuali attività portuali con l'installazione di una seconda gru mobile, con l'aumento della capacità di stoccaggio del terminal e con l'effettuazione di dragaggi per approfondire da -10 a -13 metri il pescaggio per consentire l'accesso a navi Panamax. Successivamente, con l'avvio di attività di movimentazione dei container, Yilport prevede di installare una terza gru portuale mobile. La seconda fase del piano industriale prevede investimenti per avviare traffici di rotabili e di rinfuse liquide. Il piano include una terza fase di ulteriore sviluppo e prevede investimenti per un totale di 50 milioni di euro.