Oggi sulla “Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea” è stato pubblicato il bando di gara per l'aggiudicazione dell'appalto relativo ai lavori di completamento delle banchine e dei pontili interni al bacino portuale di Milazzo e l'escavazione dei fondali operativi dello scalo, attività che comporterà lavori della durata stimata in 24 mesi e il cui costo, finanziato con fondi dello Stato e dell'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, ammonta a 26,2 milioni di euro. Il termine per il ricevimento delle offerte è stabilito per il prossimo 23 marzo alle ore 13.00, mentre l'apertura delle buste avverrà il 30 marzo a partire dalle ore 10.00.
L'intervento è finalizzato all'ampliamento della dotazione infrastrutturale ed al miglioramento e ripristino del livello di servizio e di sicurezza negli spazi operativi del porto e prevede il completamento delle banchine commerciali del porto verso il molo di sottoflutto, i cui fondali erano stati già oggetto di dragaggio.
La progettazione esecutiva prevede di realizzare un piazzale dell'estensione di circa 18.600 metri quadri, un muro di sponda di circa 355 metri accompagnati da un intervento di dragaggio a quota -10 metri di una porzione dei fondali presenti nel bacino portuale antistante la banchina esistente. Al piazzale si potrà accedere grazie anche alla realizzazione di una rampa d'accesso dalla via Nino Bixio.
L'ente portuale siciliano ha evidenziato che si tratta di un'opera avviata nel 2003, molto attesa ma non ultimata, che finalmente andrà in appalto. «Chiudere questo progetto e avviare la gara - ha sottolineato il presidente dell'AdSP, Mario Mega - era uno dei primi impegni presi al momento della nomina e che si concretizza dopo tanti sforzi per superare le varie criticità emerse. Disporre di questa banchina consentirà agli operatori di sviluppare nuovi traffici e cogliere altre opportunità. Ma è soprattutto un tassello per avviare gli ulteriori interventi che abbiamo programmato e quelli già in corso di progettazione che cambieranno il volto del porto di Milazzo rafforzando il ruolo di nodo trasportistico primario della Sicilia orientale».