ANESCO, l'associazione dei terminalisti portuali spagnoli, ha accusato il governo di Madrid di non aver assunto alcuna misura affinché si risolva il problema dei ritardi nel passaggio delle merci attraverso i porti spagnoli causati dall'attività dei Posti di Controllo Frontalieri, problema che l'associazione aveva segnalato l'ultima volta lo scorso luglio nel corso di un incontro con i rappresentanti dei ministeri della Salute e delle Politiche del territorio. ANESCO ha ribadito che questi ritardi, spesso di diversi giorni, stanno causando una consistente perdita di traffici, che vengono dirottati verso altri porti europei, e notevoli danni economici e occupazionali.
Ricordando che negli ultimi mesi l'associazione ha insistito a più riprese con i funzionari ministeriali affinché fosse affrontata la questione, ANESCO ha precisato di aver anche formulato proposte risolutive all'amministrazione suddivise tra misure legate all'ottimizzazione delle procedure operative dei Posti di Controllo Frontalieri e quelle inerenti il fabbisogno di forza lavoro nei PCF. In particolare, le misure del primo tipo proposte dall'associazione dei terminalisti includono la messa a disposizione del servizio sanitario estero di una piattaforma digitale efficiente che permetta di integrare tutte le attività per l'espletamento delle pratiche. Relativamente al controllo dei prodotti di origine vegetale, ANESCO ha avanzato la richiesta che vengano seguiti gli stessi criteri della maggior parte dei Paesi dell'Unione Europea, ovvero di effettuare tali controlli a destinazione e non alla frontiera. Inoltre i terminalisti hanno chiesto che sia consentita la firma e il completamento delle pratiche documentali dei prodotti di origine vegetali prima dell'arrivo della merce in porto. Quanto alla consistenza della forza lavoro dei PCF, l'associazione ha chiesto che nei Posti di Controllo Frontalieri sia presente un numero di addetti adeguato al carico di lavoro sostenuto dal PCF, adottando anche un sistema rapido di sostituzione del personale assente per malattia o per altre cause. ANESCO ha chiesto infine che sia implementato un sistema di assegnazione di un livello di produttività ai team dei PCF al fine del raggiungimento degli obiettivi.