Cruise Europe, l'associazione che rappresenta circa 140 porti dell'Europa settentrionale e della regione atlantica che operano anche nel settore delle crociere, ha attivato una banca dati che evidenzia quali tra i porti associati dispongono di impianti di cold ironing per fornire alle navi all'ormeggio negli scali l'energia elettrica proveniente dalla rete di terra. Sinora i porti di Cruise Europe dotati di impianti di onshore power system (OPS), o che lo saranno entro i prossimi cinque anni, sono 23. Il database, oltre ad identificare questi porti, consente di conoscere le modalità di erogazione dell'energia elettrica in banchina, i tempi di connessione, le tariffe applicabili nonché gli sconti e incentivi disponibili.
Il database sarà costantemente aggiornato per consentire alle compagnie crocieristiche di poter ottenere informazioni sui porti dotati di cold ironing, dati che sono essenziali per programmare gli itinerari delle navi che intendono avvalersi di questi impianti. «Se l'impegno del settore per l'azzeramento delle emissioni continua a progredire a ritmo costante - ha affermato il presidente del Cruise Europe Sustainability Group, Simone Maraschi - chiaramente lo sviluppo dei sistemi OPS giocherà un ruolo chiave in questo processo. Un numero sempre maggiore di porti offre connessioni OPS e sempre più sistemi OPS vengono progettati nei porti europei. È in questa ottica che la collaborazione tra porti e compagnie crocieristiche è fondamentale. Cruise Europe ha pertanto deciso di creare un database contenente tutte le principali informazioni tecniche sui sistemi OPS attivi e su quelli in fase di progettazione».
«In base al pacchetto “Fit for 55” dell'UE - ha ricordato il presidente di Cruise Europe, Michael McCarthy - entro il 2030 tutti i porti dell'Unione Europea e le navi che li visitano dovranno utilizzare l'OPS o un sistema alternativo per alimentare una nave mentre è all'ormeggio invece di utilizzare i suoi generatori diesel. La disponibilità di elettricità da fonti di energia pulita o a basse emissioni di carbonio garantisce una riduzione complessiva delle emissioni di gas serra».