In una dichiarazione congiunta FIATA e Global Shippers Forum, la federazione internazionale e la società non profit che rappresentano spedizionieri e caricatori, hanno chiesto migliori standard di protezione e di riservatezza dei dati nei sistemi digitali che consentono la negoziazione dei termini di spedizioni e trasporti e la loro prenotazione. Ad avviso delle due organizzazioni, il livello minimo di sicurezza e riservatezza dei dati che le piattaforme di trading e booking dovrebbero utilizzare e incorporare nei loro accordo con l'utente è quello definito nella nuova pubblicazione “Charter for Protection and Governance of Data in International Trade” elaborata da FIATA e GSF.
FIATA e GSF hanno specificato che la nuova Carta, approvata da entrambe le organizzazioni, dovrebbe costituire la prima dichiarazione dei diritti degli utenti di piattaforme per i settori del commercio e della logistica. Specificando che «FIATA si impegna a consentire il passaggio dei commerci dalla forma analogica a quella digitale al fine di aumentare l'efficienza e la resilienza delle supply chain globali», il direttore generale della FIATA, Stéphane Graber, ha evidenziato che «nell'ambito di questa transizione l'interoperabilità tra le piattaforma e la loro credibilità fra gli utenti sono essenziali per il successo. Ciò richiede regole chiare ed eque sullo scambio dei dati per proteggere la riservatezza e assicurare la fiducia tra le parti coinvolte».
«La digitalizzazione del commercio internazionale e dei documenti di trasporto - ha aggiunto il segretario generale di GSF, James Hookham - offre enormi risparmi e vantaggi per tutte le parti della supply chain, ma l'immagazzinamento e l'elaborazione dei dati comporta rischi di una loro perdita, dispersione e uso non autorizzato che potrebbero compromettere modelli e tendenze commercialmente sensibili».