L'azienda ha sottolineato la propria buona performance registrata all'inizio di quest'anno in un mercato che si sta indebolendo. Sulla seconda considerazione non si può che essere d'accordo. Sulla prima no. Stiamo parlando della DSV, il gruppo logistico danese che, già in precedenza uno tra gli operatori leader in Europa, si è grandemente rafforzato nel 2019 con l'acquisizione dell'elvetica Panalpina e poi nel 2021 con l'acquisizione delle attività logistiche della kuwaitiana Agility ( del 19 agosto 2019 e 16 agosto 2021). «Come atteso - ha affermato l'amministratore delegato della DSV, Jens Bjørn Andersen, presentando oggi gli ultimi risultati trimestrali conseguiti dalla società - nel primo trimestre del 2023 la domanda di servizi di trasporto e le tariffe di trasporto sono diminuiti. Ciononostante abbiamo ottenuto buoni risultati e un consistente cash flow offrendo buoni servizi ai clienti e gestendo la capacità con efficienza». Se è vero che la domanda si è indebolita, come testimoniano anche i volumi di spedizioni aeree e marittime movimentati dalla stessa DSV nei primi tre mesi di quest'anno sono risultati pari rispettivamente a 328mila tonnellate e 588mila container teu, con cali del -20,2% e -11,9% sul corrispondente periodo del 2022, sembra altrettanto incontestabile che, al di là del quadro dipinto da Andersen, anche le performance finanziarie dell'azienda abbiano accusato duramente l'impatto del deterioramento della domanda e del mercato, proseguendo nel trend negativo già avviatosi nell'ultimo trimestre dello scorso anno e accentuatosi nei primi tre mesi del 2023. DSV ha archiviato il periodo gennaio-marzo di quest'anno con ricavi pari a 40,9 miliardi di corone danesi (5,5 miliardi di euro), con una flessione del -33,0% sullo stesso trimestre del 2022, di cui 14,3 miliardi di corone generati dalle spedizioni aeree (-41,1%), 11,9 miliardi dalle spedizioni marittime (-44,9%), 10,1 miliardi dalle spedizioni stradali (-0,9%) e 5,6 miliardi di corone danesi dagli altri servizi logistici (-8,7%). Il margine operativo lordo è stato pari a 5,9 miliardi di corone (-22,6%) e l'utile operativo a 4,7 miliardi (-28,1%), con un apporto di 3,9 miliardi dalle spedizioni aeree e marittime (-30,6%), 495 milioni dalle spedizioni stradali (-0,6%) e 548 milioni dagli altri servizi logistici (-30,5%). L'utile netto è stato di quasi 3,3 miliardi di corone danesi (-25,1%). Sono dati di un conto economico trimestrale assai negativo che DSV, riteniamo, confida di lasciarsi presto alle spalle.
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