Con il riacquisto della quota che era stata ceduta a Fondo Italiano nel 2016, Inti Ligabue, presidente dell'azienda, è diventato l'unico azionista della veneziana Ligabue Spa riportando dopo quasi 40 anni la società, che opera servizi di catering principalmente per il settore marittimo e per l'industria onshore e offshore, nella totale proprietà dell'omonima famiglia fondatrice. «È - ha sottolineato Inti Ligabue - un momento storico per la nostra azienda, estremamente significativo. Una scelta che garantisce strategia di lungo periodo a tutti gli stakeholder del gruppo. La volontà di mantenere l'azionariato nelle mani della famiglia fondatrice, come unico azionista, conferma la solidità dell'azienda e la visione di prospettiva per il futuro».
Nel 2019 la Liguabue ha festeggiato il suo primo secolo di attività quale più antica società di appalto e provveditoria navale in attività al mondo. Nel 2016 Fondo Italiano di Investimento (FII), fondo gestito da Neuberger Berman AIFM, era entrato nel capitale dell'azienda veneziana e nello stesso anno l'acquisto di nuove azioni aveva portato Inti Ligabue a detenere il 70% dell'impresa. Ora con l'acquisto da parte di Inti Ligabue, tramite della società Lilux Srl da lui controllata, della quota del 30,6% circa detenuta da Fondo Italiano di Investimento, la proprietà è tornata interamente alla famiglia veneziana. NB Aurora, che detiene il 44,55% di FII ed è anch'essa gestita da Neuberger Berman AIFM, ha reso noto che il controvalore dell'operazione è pari a 9,7 milioni di euro.
Ringraziando Neuberger Berman e il Fondo Italiano d'Investimento seguito da Francesco Sogaro per l'insostituibile supporto assicurato in anni non semplici, Inti Ligabue ha evidenziato i rilevanti risultati conseguiti da Ligabue Spa nel 2022, dopo due anni di pandemia, con una crescita imponente nell'ultimo anno di oltre 70 milioni di euro e un fatturato pari a 314 milioni di euro, il raddoppio dell'EBITDA e il ritorno a rapporti di coefficienti economici prepandemici.