Dopo la diminuzione del -9,4% del traffico movimentato dai porti italiani nel 2020 rispetto all'anno precedente causata dall'impatto della pandemia di Covid-19 e dopo la ripresa del +8,5% dei volumi movimentati nel 2021 rispetto al 2020, nel 2022 gli scali portuali nazionali hanno interamente colmato la perdita di traffico dovuta alla crisi sanitaria avendo movimentato - ha reso noto l'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti) - un totale di 490,1 milioni di tonnellate di merci, volume che rappresenta un incremento del +1,8% sul 2021, un rialzo del +10,4% sul 2020 ed è appena inferiore alle 490,3 milioni di tonnellate totalizzate nell'anno precedente la pandemia del 2019. Ad aver consentito il ritorno ad un livello pre-pandemia sono stati gli aumenti dei volumi di merci containerizzate, rotabili e rinfuse solide che nel 2022 sono risultati superiori a quelli del 2019, mentre lo scorso anno i traffici di rinfuse liquide e di merci convenzionali sono risultati ancora sotto il livello precedente l'emergenza sanitaria. In particolare, nel 2022 il totale delle merci in container è stato di 119,5 milioni di tonnellate, con incrementi rispettivamente del +2,2%, +4,6% e +7,4% sul 2021, 2020 e 2019. I rotabili si sono attestati a 120,8 milioni di tonnellate (-2,1%, +12,8% e +6,7%) e le rinfuse solide a 61,1 milioni di tonnellate (+7,5%, +23,9% e +2,4%). Nel settore delle rinfuse liquide sono state movimentate 169,0 milioni di tonnellate (+3,2%, +7,7% e -7,5%) e in quello delle merci convenzionali 19,7 milioni di tonnellate (-3,7%, +20,0% e -15,9%). Relativamente al solo traffico containerizzato movimentato nel 2022, questo flusso di merci conteggiato sulla base della movimentazione di contenitori da 20 piedi (teu) è stato pari a 11.570.173 teu, con aumenti del +2,4%, +8,3% e +7,3% sul 2021, 2020 e 2019, di cui 7.360.042 teu in import-export (+2,3%, +11,3% e +2,1%) e 4.210.131 teu in trasbordo (+2,7%, +3,4% e +17,8%). Nel corso del 2022 la consistenza della crescita dei volumi di merci movimentati si è andata attenuando in linea con il deterioramento della situazione economica mondiale e nell'ultimo trimestre dell'anno il trend è diventato negativo. Nel periodo ottobre-dicembre dello scorso anno, infatti, gli scali portuali italiani hanno movimentato 117,6 milioni di tonnellate di merci, con un calo del -2,9% sul corrispondente periodo del 2021, una diminuzione del -8,5% sull'ultimo trimestre del 2020 e una flessione del -7,9% anche sul quarto trimestre dell'anno pre-pandemia del 2019. Nel quarto trimestre del 2022 il solo traffico dei container è stato pari a 2.742.344 teu, con variazioni percentuali pari a -1,6%, -1,0% e +0,7% sugli stessi periodi del 2021, 2020 e 2019, di cui 1.767.853 teu in import-export (+0,5%, -5,0% e -6,2%) e 974.491 teu in trasbordo (-5,3%, -1,5% e +5,1%).
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