In occasione di DEFEA 2023, la fiera della Difesa attualmente in corso ad Atene, Fincantieri e la greca ONEX Shipyards & Technologies Group hanno presentato la strategia comune da adottare nel caso in cui il gruppo navalmeccanico italiano, in qualità di prime contractor, si aggiudicasse il programma delle corvette della Marina Militare Ellenica perseguito dal Ministero della Difesa di Atene.
Fincantieri ha reso noto che l'azienda offre il progetto FCx30, una corvetta - ha sottolineato il gruppo italiano - «all'avanguardia con prestazioni eccezionali già testate sul campo. Il design deriva dalla classe Doha per la Marina degli Emirati del Qatar». «Con un dislocamento a pieno carico di 3.200 tonnellate, una lunghezza fuori tutto di 107 metri e una velocità massima di oltre 26 nodi - ha specificato Fincantieri - le navi saranno in grado di operare negli ambienti più difficili e ostili, fornendo elevate prestazioni in tutte le condizioni atmosferiche e un'eccellente capacità antisommergibile, grazie a un basso profilo acustico e un avviamento elettrico a basso impatto di rumore. Le navi saranno dotate di una propulsione ibrida ad avanzata tecnologia. A basse velocità funzioneranno con un innovativo sistema di avviamento elettrico, mentre ad alte velocità prenderanno potenza dai motori a combustione interna. La configurazione dei macchinari fornisce inoltre alle navi eccellenti prestazioni di sopravvivenza poiché il 50% della potenza di propulsione e il 50% dell'energia elettrica sono disponibili anche con due compartimenti adiacenti allagati».
«Siamo - ha spiegato il direttore generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri, Dario Deste - estremamente impegnati in questa collaborazione di alto profilo con Onex per la creazione di un hub strategico nel settore militare e marittimo nel Mediterraneo Orientale. Fincantieri è l'unico gruppo internazionale con una strategia consolidata di costruzione di navi all'avanguardia già implementata con successo in altri Paesi, soprattutto negli Stati Uniti. Crediamo fermamente che il trasferimento di tecnologia fungerà da moltiplicatore per la Grecia, sia in termini di ritorno economico che di creazione di posti di lavoro per il nostro partner locale».