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TRASPORTO MARITTIMO
Nel primo trimestre i ricavi di Hapag-Lloyd sono diminuiti del -29,6%
A tenere sono i soli servizi transatlantici. Accentuata riduzione del valore dei noli, dei volumi trasportati e del fatturato negli altri mercati
Amburgo
11 maggio 2023
Dopo nove trimestri di crescita assai sostenuta, nel corso della quale la compagnia tedesca ha registrato risultati finanziari mai raggiunti in precedenza, trend che si è sensibilmente attuato nell'ultima parte del 2022, nel primo trimestre del 2023 i ricavi della Hapag-Lloyd hanno accusato un rilevante calo del -29,6% essendo ammontati a 5,62 miliardi di euro rispetto a 7,98 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno. La riduzione è stata causata dalla flessione del -27,9% del valore medio dei noli marittimi, con apporti di segno negativo dall'attività svolta dalla compagnia di navigazione containerizzata in tutti i principali mercati mondiali, ad eccezione di quello transatlantico, a cui si è aggiunto l'effetto della diminuzione del -4,9% dei volumi di carichi trasportati dalla flotta, ad esclusione di quelli imbarcati sulle navi operanti in Atlantico.
In particolare, i servizi marittimi di linea effettuati da Hapag-Lloyd in Atlantico hanno generato ricavi pari a 1,30 miliardi di euro, con un rialzo del +22,4% reso possibile da un valore dei noli che è risultato pari a 2.649 dollari/teu (+8,6%) e da volumi di container trasportati dalla flotta pari a 527mila teu (+7,8%). In aumento sono risultati anche i volumi di merci trasportati dai servizi con l'Africa che hanno totalizzato 170mila teu (+6,3%), mercato in cui tuttavia il calo del valore dei noli risultato mediamente pari a 1.955 dollari/teu (-22,7%) ha determinato una flessione del -13,8% dei ricavi che sono scesi a 310,6 milioni di euro.
Decisa anche la contrazione del valore dei noli nel mercato transpacifico, che è risultato di 2.176 dollari/teu (-42,6%), riduzione accompagnata da una flessione del -2,8% dei volumi trasportati dalla flotta attestatisi a 420mila teu che ha prodotto una contrazione del -41,5% dei ricavi scesi a 852,0 milioni di euro. Assai consistente anche la riduzione dei ricavi generati dai servizi con l'Estremo Oriente che sono stati pari a 836,7 milioni di euro (-52,1%), con un valore del nolo medio che è stato di 1.861 dollari/teu (-43,0%) e un totale dei volume di carichi trasportati dalla flotta di 482mila teu (-19,8%).
Meno accentuata la flessione dei volumi di merci trasportati sulle rotte con l'America Latina che hanno totalizzato 711mila teu (-3,3%), mercato in cui la tariffa media delle spedizioni marittime è risultata pari a 2.130 dollari/teu (-18,6%) e i ricavi sono ammontati a 1,41 miliardi di euro (-17,1%). In crescita, invece, i volumi containerizzati trasportati sulle rotte intra-asiatiche che sono risultati pari a 163mila teu (+3,8%), mentre la riduzione del -51,6% del valore dei noli (995 dollari/teu) ha determinato una riduzione del -47,4% del valore dei ricavi (150,9 milioni di euro).
I servizi della compagnia tedesca con il Medio Oriente hanno prodotto ricavi pari a 434,0 milioni di euro (-42,4%) e in questo segmento di mercato il nolo medio è stato di 1.260 dollari/teu (-38,4%) e i volumi trasportati pari a 369mila teu (-10,9%).
Nel primo trimestre del 2023 il totale dei costi operativi registrati da Hapag-Lloyd, pari a 3,04 miliardi di euro, ha segnato un incremento del +3,0%, con la voce del costo del bunker che è risultata pari a 622,5 milioni di euro (+7,1%). Il margine operativo lordo è stato di 2,22 miliardi di euro (-53,1%), l'EBIT di 1,75 miliardi (-59,1%) e l'utile netto di 1,89 miliardi di euro (-54,6%).
Evidenziando che, nonostante il calo dei risultati, l'anno è iniziato bene per Hapag-Lloyd, l'amministratore delegato della compagnia, Rolf Habben Jansen, ha rilevato che «il contesto di mercato si è normalizzato, con un corrispondente calo della domanda e dei noli. Ciò - ha specificato - avrà indubbiamente un impatto sui nostri profitti nel corso dell'anno. Quindi terremo d'occhio i costi».
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