Il Coordinamento Mare & Porti della federazione di Trieste dell'USB ha reso noto che nell'assemblea di ieri i lavoratori di HHLA PLT Italy, la società che gestisce la Piattaforma Logistica di Trieste (PLT), hanno votato a larghissima maggioranza per l'apertura dello stato di agitazione, intenzione che è già stata notificata alla Prefettura cui è stato chiesto un tavolo di mediazione. L'organizzazione sindacale ha ricordato che i temi del contendere sono essenzialmente il riconoscimento dello stesso regime salariale per i lavoratori ex GST, che dall'inizio di quest'anno sono passati a HHLA PLT Italy e che rischiano di perdere 400 euro mensili, e un sistema premiale basato sulle competenze e non sulle extra presenze in azienda.
L'Unione Sindacale di Base ha specificato che i lavoratori hanno respinto l'idea di referendum proposto da Cgil Cisl Uil che - ha denunciato USB - «ripropone lo schema già utilizzato in TMT: si fanno votare i lavoratori delle mansioni più leggere (uffici) contro gli operativi che sono in numero inferiore e così si sovrascrivono le loro richieste e si fa passare la linea aziendale che, nel caso di HHLA (Hamburger Hafen und Logistik), è poco più che un'elemosina». USB ha evidenziato che è stata «respinta anche l'idea che non può essere l'azienda che decide chi rappresenta i lavoratori e che quindi USB deve essere convocata ai tavoli e partecipare alla contrattazione».