Archiviato il mese di marzo di quest'anno con un traffico di 2,33 milioni di tonnellate di merci, con un calo del -1,4% sul marzo 2022 determinato dalle riduzioni dei carichi di prodotti petroliferi (-12,3%), rotabili (-10,7%) e merci convenzionali (-29,3%) parzialmente compensate dagli aumenti delle rinfuse solide (+19,6%), delle rinfuse liquide non petrolifere (+4,5%) e delle merci containerizzate (+2,3%), il porto di Ravenna ha chiuso l'intero primo trimestre del 2023 con un traffico di 6,52 milioni di tonnellate, con una diminuzione del -3,1% sui primi tre mesi dello scorso anno, di cui 5,67 milioni di tonnellate allo sbarco (-3,7%) e 850mila tonnellate all'imbarco (+0,8%). Il dato complessivo del primo trimestre del 2023 risulta superiore del +1,8% rispetto al primo trimestre del 2019, periodo precedente la pandemia di coronavirus, e rappresenta un incremento del +16,7% sul primo trimestre del 2020 quando l'emergenza sanitaria mondiale era appena iniziata e un rialzo del +12,0% rispetto al primo trimestre del 2021 quando l'impatto della crisi sanitaria era accentuato. In particolare, nei primi tre mesi di quest'anno il solo traffico delle rinfuse liquide, pari a 1,20 milioni di tonnellate, ha fatto registrare aumenti del +7,9%, +17,6%, +17,8% e +15,6% rispettivamente sui primi trimestri del 2022, 2021, 2020 e 2019. Superiore al periodo pre-pandemia anche il traffico delle rinfuse solide che nei primi tre mesi del 2023 ha totalizzato 2,94 milioni di tonnellate, con progressioni rispettivamente del +6,0%, +20,7%, +35,8% e +14,2%, così come il traffico dei rotabili che è ammontato a 485mila tonnellate (+6,3%, +35,6%, +33,0% e +22,3%). Il traffico dei container, con 599mila tonnellate, ha segnato un calo del -1,9% sul primo trimestre del 2022, aumenti del +3,0% e +9,0% sui corrispondenti periodi del 2021 e 2020 e una flessione del -0,8% sul primo trimestre del 2019. Il traffico delle merci convenzionali, che in altri porti italiani ed europei ha beneficiato dell'effetto della carenza di capacità del trasporto containerizzato nel periodo della crisi sanitaria globale, nel porto di Ravenna ha invece seguito un trend negativo e nel primo trimestre del 2023 il totale di 1,29 milioni di tonnellate è risultato inferiore del -27,2%, -9,2%, -13,2% e -27,6% sugli stessi periodi dei quattro anni precedenti. L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale ha reso noto che dalle prime stime per il mese di aprile 2023 si prospetta un recupero significativo con una movimentazione di 2,1 milioni di tonnellate, con una crescita del +8,1% rispetto ad aprile 2022. Un ottimo risultato determinato soprattutto dal contributo degli agroalimentari (sia liquidi che solidi), in crescita di circa il +16,8%, e dei concimi che hanno visto triplicare i volumi di aprile 2022 (+176%). Buono il risultato anche dei volumi movimentati nei settori metallurgico (+3,8%) e petrolifero (+7,9%); stabile la movimentazione per i chimici (+0,2%). In calo, invece, rispetto ad aprile 2022 i materiali da costruzione (-10,4%), ma anche la merce su trailer (-4,9%) e in container (-21,2%). Grazie al contributo positivo del mese di aprile 2023, quindi, il primo quadrimestre del 2023 dovrebbe chiudersi con una movimentazione complessiva di 8,6 milioni di tonnellate, in diminuzione del -0,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
|