Nel primo trimestre di quest'anno il porto di Amburgo ha movimentato 28,1 milioni di tonnellate di merci, volume che rappresenta un calo del -10,2% sul corrispondente periodo del 2022 e la sesta flessione trimestrale consecutiva registrata dallo scalo tedesco. Per risalire ad un volume di traffico inferiore movimentato nei primi tre mesi di un anno bisogna risalire all'ormai lontano 2009 quando l'attività portuale aveva risentito del rilevante impatto della crisi finanziaria mondiale e quando nel primo trimestre erano state movimentate 27,1 milioni di tonnellate di carichi.
Particolarmente consistente, nei primi tre mesi del 2023, è stata la riduzione del volume di traffico containerizzato che è ammontato a 18,6 milioni di tonnellate (15,9%) e che è stato realizzato con una movimentazione di contenitori pari a 1,9 milioni di teu (-16,9%). L'authority portuale di Amburgo ha reso noto che è proseguita la crescita del traffico containerizzato con gli USA che nel primo trimestre di quest'anno è stato pari a 152mila teu (+9,5%), con gli Stati Uniti che si confermano secondo maggior partner commerciale del porto di Amburgo dopo la Cina; in aumento anche il traffico dei container con il Canada che si è attestato a 52mila teu (+31,7%).
L'ente portuale tedesco non ha diffuso il dato preliminare relativo alle merci convenzionali movimentate nei primi tre mesi di quest'anno, dato che dovrebbe essere prossimo alle 200mila tonnellate e la metà di quanto totalizzato nello stesso periodo del 2022.
La diminuzione trimestrale complessiva del traffico è stata contenuta dall'aumento del +5,4% dei volumi di rinfuse che sono risultati pari a 9,3 milioni di tonnellate, con i carichi liquidi pari a circa 2,6 milioni di tonnellate e in crescita del +12,3% - incluse importazioni di prodotti petroliferi che hanno segnato un rialzo del +27,4% -, mentre le rinfuse secche sono state circa 6,7 milioni di tonnellate rispetto a 6,4 milioni nei primi tre mesi dello scorso anno.
Commentando le performance del primo trimestre del 2023, l'amministratore delegato della Port of Hamburg Marketing, Axel Mattern, ha sottolineato che, «confrontando i risultati trimestrali dell'anno in corso e dello scorso anno, va notato che all'inizio dello scorso anno la Russia era il quarto partner commerciale del porto di Amburgo. Dopo la guerra di aggressione contro l'Ucraina - ha ricordato Mattern - sono entrate in vigore sanzioni che si riflettono evidenti in questo confronto: i volumi di merci da e verso la Russia ora mancano dal dato complessivo. A ciò si è aggiunta la situazione economica temporaneamente instabile in Cina a causa della pandemia, che si è protratta anche nell'anno in corso». Inoltre l'authority portuale ha specificato che anche gli scioperi locali hanno avuto un impatto sui risultati del porto.