Nel primo trimestre di quest'anno il traffico delle merci movimentato dai servizi di trasporto combinato in Europa è diminuito del -13,96% rispetto ai primi tre mesi del 2022. Lo ha reso noto Ralf-Charley Schultze, presidente dell'Union for Road-Rail Combined Transport (UIRR), l'associazione che promuove il trasporto combinato in Europa, evidenziando che quello registrato nel primo trimestre del 2023 è un calo che risulta inferiore solamente alla flessione del -14,67% accusata nel secondo trimestre del 2020 quando la mobilità era stata bloccata per contenere la diffusione della pandemia di Covid.
«Dopo una contrazione del -6,46% nell'ultimo trimestre del 2022 - ha rilevato Schultze - un secondo trimestre negativo consecutivo significa che il trasporto combinato è in una fase di temporanea recessione. Il Sentiment Index dell'UIRR, l'indice che riflette la valutazione delle imprese relativamente ai prossimi 12 mesi - ha specificato - rimane “negativo” Il trasporto combinato - ha sottolineato il presidente dell'UIRR - è invischiato in una “tempesta perfetta” causata da gravi problemi di puntualità del trasporto ferroviario delle merci, da una carenza di capacità di tracce ferroviarie, da prezzi dell'elettricità di trazione costantemente elevati, da una serie di scioperi di grande impatto in Francia e in Germania, da un indebolimento della domanda dovuto ad un'economia in forte rallentamento unitamente alla liberazione di grande capacità da parte degli autotrasportatori che operano su lunghe distanze sostenuta dal prezzo contenuto dei combustibili fossili».
Schultze ha ricordato che l'UIRR ha proposto diverse soluzioni, «tutte - ha precisato - praticabili nell'ambito dell'attuale quadro normativo», per ridurre le gravi difficoltà del trasporto intermodale. Tra queste - ha specificato - «il settore del trasporto intermodale continua a chiedere con forza agli Stati membri di ricorrere al pacchetto sull'energia elettrica della Commissione Europea, che consente un intervento immediato, pur ritenendo necessario affrontare la questione più in profondità ad esempio con il completamento della ristrutturazione del mercato elettrico del continente».