Oggi, in occasione della seconda internazionale delle donne del mare istituita dall'International Maritime Organization nel 2021, la Federazione del Mare ha evidenziato l'esigenza di accelerare il processo per raggiungere l'uguaglianza di genere nel settore marittimo. «La parità di genere - ha sottolineato il presidente della Federazione, Mario Mattioli - è un pilastro fondamentale per un futuro migliore. In tutto il mondo, sono sempre più numerose le donne che con il loro lavoro contribuiscono allo sviluppo del settore marittimo ed alla sua transizione energetica, digitale e più sostenibile. Le donne lavoratrici marittime a bordo e a terra, ingegneri, amministratori delegati, manager, rappresentanti delle istituzioni e dell'industria ed in ogni altro ruolo del nostro mondo, quotidianamente dimostrano che l'unica da strada da percorrere è quella dell'uguaglianza di genere, valorizzando e sostenendo l'emancipazione delle donne. I vantaggi della riconosciuta diversità nel mondo del lavoro sono ormai evidenti».
«Non è importante solo la parità di genere - ha aggiunto il segretario generale della Federazione del Mare, Laurence Martin - ma, per affrontare le nuove sfide poste dai costanti cambiamenti e dalla transizione green, occorre individuare nuovi talenti, competenze e professioni, come più volte sottolineato dal cluster marittimo italiano. Per questo la Federazione è entrata come partner nel progetto europeo WIN-BIG Women in Blue Economy con il quale si vuole affrontare l'attuale mancanza di conoscenze disomogenee sul ruolo che le donne svolgono nei settori dell'economia blu, al fine di fornire dati accurati ed ampi sullo status di genere e sul ruolo delle donne in tutti i bacini marittimi dell'Ue (Atlantico, Mediterraneo, Baltico, Nord, Artico e Mar Nero), oltre a identificare le carenze di competenze che impediscono alle donne di entrare o progredire nelle carriere marittime”.
Il tema Women in Blue Economy sarà trattato anche, in occasione della Giornata Marittima Europea, il prossimo 24 maggio a Brest, con un workshop organizzato dall'Università degli Studi Roma Tre - Dipartimento di Scienze Politiche.