L'associazione dei Porti Italiani (Assoporti) e il Dipartimento Architettura e Design (DAD) dell'Università di Genova hanno sottoscritto una convenzione quadro e un accordo attuativo finalizzati allo sviluppo di una collaborazione di ricerca sui temi del progetto di ricerca “PULSE - The Port-clUster LandScapE: Developing a Spatial and Design Approach to Port Clusters” (
https://pulse.unige.it) attualmente in corso di implementazione presso il DAD. Il progetto, che è vincitore dell'avviso pubblico “Young Researchers” e ha ricevuto finanziamenti dalla Commissione Europea e dal Ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito dell'attuazione del PNRR, è indirizzato allo studio degli impatti spaziali, urbani e architettonici connessi al fenomeno di clusterizzazione dei porti contemporanei europei. In termini di risultati attesi, PULSE formulerà un toolkit di strategie, categorie lessicali e mappe mirate a riconoscere i cluster portuali come un inedito campo di sperimentazione per l'architettura e il progetto urbano.
Con la convenzione, Assoporti e DAD intendono condividere una raccolta dati sul quadro contemporaneo dei sistemi portuali italiani. L'operazione sarà implementata tramite un questionario tematico che, indirizzato alle 16 Autorità di Sistema Portuale italiane, verrà illustrato e diffuso nel corso del prossimo mese. La collaborazione comprende inoltre attività di disseminazione e comunicazione di step successivi del progetto e eventi/seminari pubblici, il tutto con l'obiettivo di analizzare e instaurare il rapporto porto-città sempre più inclusivo.
La convenzione è stata firmata ieri a Roma, presso il Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, e dal direttore di DAD-UniGe, Niccolò Casiddu, in occasione del workshop “I porti italiani e il rapporto con le comunità” organizzato dall'associazione unitamente alle Autorità di sistema portuale e svoltosi nell'ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile nonché dell'iniziativa Italian Port Days.
All'evento ha partecipato il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, che ha evidenziato l'obiettivo del dicastero di rendere i porti più accessibili, sostenibili e moderni puntando «su semplificazione della pianificazione portuale, ridefinizione dei processi per l'aggiudicazione delle concessioni portuali, riorganizzazione dello sviluppo della Piattaforma logistica nazionale per la rete dei porti e degli interporti. Abbiamo destinato 675 milioni - ha ricordato - per l'elettrificazione delle banchine e la trasformazione dei porti in comunità energetiche nell'ottica di una strategia di trasformazione del sistema energetico accompagnata da una riforma finalizzata a velocizzare e facilitare la realizzazione dei nuovi impianti».
Rixi oggi si è spostato a Livorno dove ha partecipato al secondo convegno dedicato ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza di Sito dei porti italiani. «Il Mit - ha dichiarato il vice ministro a margine del convegno - ha affrontato subito il tema della sicurezza per chi lavora nel sistema portuale. Abbiamo coinvolto sindacati, Inps e autorità portuali per individuare le varie tipologie di lavoro in banchina, a partire dai rischi che si affrontano ogni giorno. Lo scopo è quello di avere a breve una banca dati necessaria per disegnare politiche adeguate alle esigenze del comparto. Siamo consapevoli - ha precisato Rixi - che il rischio zero non esiste, ma proprio per questo bisogna puntare su formazione e ringiovanimento della mano d'opera con misure adeguate».