Quanto “vale” l'economia del mare in Italia? Arduo definirlo. I numeri si sprecano. L'ultimo Rapporto Nazionale sull'Economia del Mare 2022 di Unioncamere parla di un segmento dell'economia nazionale, quello del mare, che incide sulla produzione complessiva in modo diretto per il 3,4%, ma che grazie alla capacità di attivazione di filiera supera il 9% del Pil giungendo a rappresentare circa 136 miliardi di euro di valore. Secondo un'analisi di base svolta dal Centro Giuseppe Bono, che ha lanciato oggi a Genova il primo “Mare Global Forum”, sommando i dati relativi alle differenti componenti del fattore mare, l'incidenza sul Pil dell'Italia varia fra il 24 e il 26%.
Numeri (peraltro importanti, anzi cruciali) a parte, quello che il Centro Giuseppe Bono ha inteso evidenziare con l'evento di oggi è che il settore dell'economia del mare «è stato negli ultimi decenni drammaticamente sottostimato nelle sue potenzialità». In questa ottica, nel suo intervento il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo, ha sottolineato come sia indispensabile oggi non far abortire l'esperimento del Ministero del Mare.
Un segmento dell'economia, quello del mare, particolarmente importante per Genova e la Liguria: «del resto - ha rimarcato dal presidente dell'ente regionale ligure, Giovanni Toti - il 35% dei container di questo Paese transitano dai nostri porti, così come il 20% dei passeggeri, senza contare le grandi autostrade del mare, le aziende della cantieristica e del refitting, i grandi yacht e il settore del diportismo con il suo indotto turistico che in Liguria sono ai massimi livelli per quantità e qualità».