Il prossimo primo luglio la Turchia rincarerà il valore
dei diritti di transito nel sistema degli Stretti turchi, che
comprende lo Stretto dei Dardanelli, il Mar di Marmara e lo Stretto
del Bosforo, sistema in cui la navigazione è regolata dalla
Convenzione di Montreux del 1936. Si tratta di diritti riconosciuti
alla Turchia e relativi alle spese per la manutenzione dei fari e di
segnali di navigazione (luci, boe, ecc.), per i servizi di
salvataggio e per i servizi di ispezione sanitaria. L'aumento non
sarà rilevante come quello introdotto lo scorso 7 ottobre
quando il valore dei diritti relativi ai servizi di salvataggio è
salito da 0,08063 dollari per tonnellata netta delle navi che
transitano negli Stretti a 0,408 dollari/tonnellata netta. Ieri il
ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture di Ankara, Abdulkadir
Uraloglu, ha annunciato che dal prossimo mese il valore salirà
a 0,4420 dollari per ciascuna tonnellata netta delle navi che
attraversano gli Stretti senza fare scalo in alcun porto.