Nel secondo trimestre di quest'anno nello Stretto del Bosforo
sono transitate 10.088 navi, con un rilevante incremento del +21,6%
sul corrispondente periodo del 2022 quando il traffico marittimo
accusava più acuto l'effetto delle conseguenze sulle
operazioni navali nel Mar Nero e nel Mar d'Azov della guerra
iniziata il 24 febbraio dell'anno dalla Russia con l'invasione del
territorio dell'Ucraina. Il totale delle navi transitate nel periodo
aprile-giugno del 2023 risulta inoltre superiore del +3,4% rispetto
a quello del secondo trimestre del 2021 e del +6,3% rispetto al
totale del secondo trimestre del 2020, periodi caratterizzati
dall'impatto sull'economia e sulla mobilità mondiale della
pandemia di Covid-19, e risulta più elevato del +1,8% anche
rispetto al secondo trimestre del 2019 quando l'emergenza sanitaria
non era iniziata.
Nel secondo trimestre di quest'anno il più consistente
flusso di traffico marittimo è stato quello delle navi per
merci generali con 4.107 unità transitate, con variazioni
percentuali rispettivamente del +6,1%, -8,8%, -2,8% e -11,6% sui
corrispondenti trimestri del 2022, 2021, 2020 e 2019. A seguire le
rinfusiere con 2.091 unità transitate (+51,0%, +7,3%, +5,6% e
+11,8%), le navi cisterna con 1.649 unità (+22,6%, +23,8%,
+25,0% e +13,1%), le portacontainer con 939 navi transitate (+66,2%,
+34,7%, +47,4% e +38,5%), le chimichiere con 713 unità
(+13,4%, +20,0%, -0,7% e +25,3%) e le navi per il trasporto di
bestiame vivo con 131 unità (-9,7%, -22,0%, -12,1% e -12,7%).
Tra le altre navi transitate, le navi ro-ro con 70 unità
(+2,9%, -9,1%, +37,3% e +7,7%) e le navi passeggeri con 47 unità
(+2.250,0%, -14,5%, +235,7% e -42,0%).
Nei primi sei mesi del 2023 lo Stretto del Bosforo è
stato attraversato complessivamente da 19.338 navi, con un rialzo
del +13,5% sulla prima metà dello scorso anno, incrementi del
+1,4% sul primo semestre del 2021 e del +0,6% sul primo semestre del
2020 e con un calo del -2,6% sui primi sei mesi del 2019.
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