La rapida crescita del traffico delle merci nei porti russi
sviluppatasi in primavera si è attenuata con l'inizio
dell'estate ed è scesa al +2,1% lo scorso mese quando sono
state movimentate 73,5 milioni di tonnellate di carichi rispetto a
72,0 milioni a luglio 2022. L'incremento è stato mitigato dal
saldo negativo delle esportazioni che costituiscono il 77% del
volume totale, merci verso l'estero che, dopo un quadrimestre di
rialzo, sono diminuite del -1,0% scendendo a 56,6 milioni di
tonnellate. In aumento, invece, sia le merci in importazione che
hanno totalizzato 3,0 milioni di tonnellate (+7,1%), sia le merci in
transito attestatesi a 5,4 milioni di tonnellate (+22,7%) che i
volumi nazionali movimentati dai servizi di cabotaggio risultati
pari a 8,5 milioni di tonnellate (+13,3%).
La riduzione complessiva delle merci è stata generata
principalmente dalla flessione del -5,2% delle rinfuse liquide scese
a 34,3 milioni di tonnellate, di cui 21,2 milioni di tonnellate di
petrolio grezzo (-0,5%), 9,9 milioni di tonnellate di prodotti
petrolieri raffinati (-16,1%), 2,3 milioni di tonnellate di gas
naturale liquefatto (-8,0%) e 0,5 milioni di tonnellate di prodotti
alimentari (+66,7%). Le merci secche sono salite globalmente del
+9,5% a 39,2 milioni di tonnellate, incluse 18,4 milioni di
tonnellate di carbone (-5,6%), 6,3 milioni di tonnellate di cereali
(+90,9%), 4,0 milioni di tonnellate di carichi containerizzati
(+29,0%), 3,2 milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali
(+68,4%), 1,8 milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-14,3%), 0,9
milioni di tonnellate di minerali (-35,7%) e 0,7 milioni di
tonnellate di rotabili.
Se i carichi movimentati dai porti russi sul Mar Nero-Mar
d'Azov, che rappresentano il 32% del totale, sono aumentati del
+3,5% a 23,7 milioni di tonnellate, quelli movimentati dagli scali
portuali sul Mar Baltico, pari al 26% del totale, sono calati del
-3,4% a 19,2 milioni di tonnellate. In crescita anche i volumi
movimentati dai porti del Bacino Artico con 8,2 milioni di
tonnellate (+1,2%), quelli passati attraverso i porti dell'Estremo
Oriente con 21,7 milioni di tonnellate (+7,4%) e quelli trattati dai
porti del Mar Caspio con 0,7 milioni di tonnellate (+40,0%).
Nei primi sette mesi del 2023 il traffico complessivo è
stato di 526,8 milioni di tonnellate, con un rialzo del + 9,3%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di cui 413,0 milioni
di tonnellate di merci in esportazione (+7,8%), 22,8 milioni di
tonnellate in importazione (+11,1%), 38,9 milioni di tonnellate di
merci in transito (+7,1%) e 52,1 milioni di tonnellate di traffico
nazionale di cabotaggio (+24,3%).
Nel periodo gennaio-luglio di quest'anno il dato totale delle
merci secche è stato di 263,9 milioni di tonnellate (+16,8%),
di cui 125,9 milioni di tonnellate di carbone(+7,8%), 28,9 milioni
di tonnellate di carichi in container (+6,3%), 39,7 milioni di
tonnellate di cereali (+113,4%), 13,0 milioni di tonnellate di
metalli ferrosi (-16,9%), 19,8 milioni di tonnellate di
fertilizzanti minerali (+57,1%), 5,8 milioni di tonnellate di
minerali (-29,2%) e 4,5 milioni tonnellate di rotabili (+24,9%).
Nel settore delle rinfuse liquide il totale è stato di
262,9 milioni di tonnellate (+2,6%), inclusi 161,5 milioni di
tonnellate di petrolio grezzo(+6,4%), 75,5 milioni di tonnellate di
prodotti petroliferi raffinati (-5,7%), 20,2 milioni di tonnellate
di gas naturale liquefatto (- 4,4%) e 3,4 milioni di tonnellate di
prodotti alimentari (+38,6%).
Il traffico movimentato dai porti del bacino del Mar Nero-Mar
d'Azov è stato di 174,9 milioni di tonnellate (+18,4%),
quello totalizzato dagli scali del bacino baltico è stato di
149,0 milioni di tonnellate (+3,8%), i volumi delle merci
movimentati dai porti del bacino dell'Estremo Oriente sono ammontati
140,9 milioni di tonnellate (+7,4%) e a seguire quelli dei porti del
bacino artico con 57,7 milioni di tonnellate (+2,2%) e del bacino
del Caspio con 4,3 milioni di tonnellate (+40,3%).
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