Martedì scorso il Parlamento greco ha approvato l'accordo
per la privatizzazione dell'Autorità Portuale di Igoumenitsa
con la cessione del 67% del capitale dell'ente al gruppo armatoriale
italiano Grimaldi
(
del 21
marzo 2023), contratto - ha affermato Ioannis Plakotakis, vice
presidente del Parlamento ed ex ministro della Navigazione marittima
e della politica insulare in carica quando a marzo era stato firmato
l'accordo - «che prevede un prezzo particolarmente elevato di
84 milioni di euro per il 67% del capitale sociale».
Il relatore della proposta di ratifica dell'accordo, Vasilios
Giorgiakas, ha evidenziato che il prezzo di circa 84,2 milioni di
euro «ha superato ogni aspettativa ed è una cifra che
equivale a 12 volte il fatturato dell'Autorità Portuale di
Igoumenitsa e a più di 50 volte l'utile ante imposte del 2022
dell'Autorità Portuale, prezzo - ha specificato - che, come è
stato detto in Commissione, aumenterà di due milioni di euro,
cifra che rappresenta l'aumento del capitale circolante
dell'Autorità Portuale durante l'anno finanziario 2022».
Inoltre Giorgiakas ha sottolineato che si tratta di un prezzo per
l'acquisto della quota dell'ente portuale di Igoumenitsa che
corrisponde «ad un quarto della valutazione di Borsa
dell'Autorità Portuale del Pireo, che realizza 25 volte il
suo fatturato». «Un altro elemento tra gli aspetti assai
positivi del contratto - ha aggiunto - è che il canone
concessorio, pari al 3,5% sui ricavi lordi dell'ente, sarà
versato ogni anno al governo greco per ciascuno dei 40 anni di
durata di questo accordo, con l'85% di questa quota annuale che sarà
versato ai due Comuni che ospitano le strutture portuali dell'ente
nel Comune di Igoumenitsa e nel Comune di Filiates».
Nel corso del dibattito Christos Giannoulis, esponente della
Coalizione della Sinistra Radicale - Alleanza Progressista, che ha
votato contro il disegno di legge di ratifica dell'accordo, ha
contestato i toni «trionfalistici» nel presentare la
proposta e mettendo in dubbio le ricadute positive per le comunità
locali, analogamente - ha spiegato - a quanto accaduto a Salonicco
dove erano stati promessi investimenti che non si sono realizzati.
Giannoulis ha affermato che nell'accordo per l'ente di Igoumenitsa
«non c'è alcun espresso impegno scritto circa qualsiasi
investimento, ad esempio per la marina che avete promesso agli
elettori di Tesprozia».
Stavros Michailidis del Movimento Socialista Panellenico,
preannunciando il voto contrario al disegno di legge, ha denunciato
che «il governo di Nuova Democrazia ha deciso di svendere
sostanzialmente senza condizioni questo porto, così
importante sotto molti aspetti, dichiarandosi soddisfatto anche per
il prezzo di vendita di circa 84 milioni di euro che, se si toglie
la riserva di dieci milioni, scende a 74 milioni per una concessione
quarantennale». «La notevole differenza con il governo -
ha evidenziato Michailidis riferendosi alla coalizione che
rappresenta - è che PASOK - Movimento per il Cambiamento non
è d'accordo con la generalizzata concessione dei porti e, in
pratica, con l'affidamento dell'esercizio dell'amministrazione
politica e dello sviluppo di infrastrutture di rilevanza strategica,
come le infrastrutture portuali del Paese, un Paese essenzialmente
insulare e con svariate peculiarità, in assenza di forti enti
pubblici di gestione dei porti». Ricordando che il gruppo
Grimaldi è stato selezionato anche quale offerente
preferenziale per l'acquisizione del 67% del capitale dell'Autorità
Portuale di Heraklion
(
del 12
giugno 2023), Michailidis ha affermato che alla cessione di
questo porto «forse ne seguirà un altro dato che la
palese politica del governo è la dismissione di altri porti
importanti a livello internazionale come Volos. Non commenterò
- ha aggiunto - se e in che misura questo sviluppo sia coerente e
come incida sulla concorrenza, dal momento che fornitore e utente si
identificano nella stessa persona».
Nel suo intervento Konstantinos Boumpas di Soluzione Greca ha
fortemente criticato l'assegnazione al gruppo Grimaldi del controllo
del porto di Igoumenitsa, evidenziando che nelle mani del gruppo
italiano «ci saranno due porti hub, Heaklion e Igoumenitsa, e
tutte le linee che collegano Megalonisos e le Cicladi. Ciò è
molto bello! Un oligarca - ha rilevato - fisserà il prezzo
dei biglietti, stabilirà le condizioni di lavoro, deciderà
i propri termini, perché ne è padrone».
|