L'impiego di camion a guida autonoma può dare un forte
impulso al trasferimento del trasporto delle merci dalla strada alla
rotaia grazie ad un aumento sino al +40% dell'efficienza delle
operazioni presso i terminal intermodali. Lo evidenziano i risultati
del progetto di ricerca ANITA (Autonomous Innovation in Terminal
Operations) nell'ambito del quale sono stati realizzati test per il
trasporto di container con l'utilizzo di un camion autonomo tra un
deposito di DB Intermodal Services e il DUSS Container Terminal ad
Ulm, in Germania.
«Nei prossimi anni - ha rilevato Martina Niemann,
consigliere di amministrazione di DB Cargo, commentando l'esito del
progetto - il trasporto combinato continuerà a crescere e
svolgerà un ruolo importante nello spostamento del traffico
verso una ferrovia rispettosa dell'ambiente. Per raggiungere questo
obiettivo, i complessi processi nei terminal devono essere resi più
efficienti e accelerati. Ciò può essere raggiunto solo
se continuiamo ad automatizzare e digitalizzare i processi
logistici. Oggi le conclusioni del progetto ANITA hanno dimostrato
in modo impressionante come potrebbe essere il futuro nei terminal.
Il camion autonomo opera in situazioni terminalistiche reali e può
quindi dare un contributo decisivo alla futura sostenibilità
del trasporto combinato».
Il progetto ANITA, che è stato avviato il primo luglio
2020, è stato finanziato con 5,5 milioni di euro nell'ambito
del programma “Nuove tecnologie per veicoli e sistemi”
del Ministero federale tedesco dell'Economia e della Protezione del
clima. Partner del progetto sono il gruppo ferroviario Deutsche
Bahn, la Götting KG, società attiva nel settore
dell'automazione e della robotica, l'università Hochschule
Fresenius e il produttore di veicoli commerciali MAN Truck &
Bus.
«Nello sviluppare sistemi di guida autonoma - ha spiegato
Frederik Zohm, membro del comitato per la ricerca e lo sviluppo di
MAN Truck & Bus - fin dall'inizio il nostro obiettivo è
quello di realizzare applicazioni logistiche concrete e vantaggi per
i clienti. Ecco perché noi di ANITA non abbiamo lavorato solo
allo sviluppo della guida automatizzata in un container terminal, ma
nel contempo, assieme ai nostri partner, abbiamo portato avanti
l'integrazione digitale della tecnologia nel processo logistico.
Solo così in futuro potremo sfruttare in modo significativo i
vantaggi dei camion autonomi: il guadagno in sicurezza, la maggiore
flessibilità - soprattutto vista la crescente carenza di
conducenti -, la buona integrazione con altri modi di trasporto e,
naturalmente, l'ottimizzazione dell'efficienza energetica durante le
operazioni, che diventerà particolarmente importante in
relazione all'elettromobilità. Per MAN, ANITA rappresenta un
passo importante per porre camion autonomi su strada come soluzioni
di serie nelle operazioni di trasporto tra hub logistici come Ulm a
partire dal 2030».