Sulla “Gazzetta Ufficiale” di venerdì è
stato pubblicato il decreto n. 134 dello scorso 30 agosto del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che disciplina i
criteri e le modalità per la concessione di tributi volti “ad
incentivare servizi di trasporto in grado di ridurre
significativamente le esternalità negative e le emissioni
inquinanti, in particolare di CO2 , anche al fine di trasferire una
quota del trasporto di merci su strada ad altre modalità di
trasporto maggiormente sostenibili”. L'articolo 4 prevede che
i soggetti beneficiari siano “le imprese aventi sede legale in
Italia o in uno degli Stati membri dell'Unione europea o dello
Spazio economico europeo nonché, a condizioni di reciprocità,
le imprese utenti di servizi ferroviarie e gli operatori del
trasporto combinato aventi sede in Svizzera, costituiti in forma di
società di capitali, ivi incluse le società
cooperative”.
Il provvedimento autorizza la spesa di 22 milioni di euro per
ciascuno degli anni dal 2023 al 2026 e prevede che all'impresa
richiedente sia riconosciuto un contributo “in ragione dei
treni*km effettuati nei dodici mesi dalla data di entrata in vigore
del presente regolamento, fino a un massimo di euro 2,50 per ogni
treno*km di trasporto intermodale o trasbordato”, misura base
- specifica il decreto - che può essere adeguata mediante
revisioni annuali.